giovedì 19 luglio 2012

Le farfalle di Margaret


Miss Fountaine percorreva ogni giorno moltissimi chilometri a piedi, vestita in tal modo da destare stupore tra i passanti: un paio di pantaloni di tela abbondanti e rigonfi da un lato, un cappello di tela, la rete per raccogliere le farfalle, uno zaino e un retino di riserva. Durante la permanenza in Italia annotò sul diario che la più diffusa opinione che si aveva di lei era che fosse una matta innocua… Nata a Norwich nel 1862 e scomparsa a Trinidad nel 1940, Margaret Fountaine fu un’entomologa e diarista inglese. Nel corso della sua vita in cerca di farfalle visitò più di sessanta paesi, in sei continenti. Conobbe il mondo di inizio Novecento servendosi di treni e piroscafi, viaggiò in bicicletta e a dorso di un mulo, affrontò le febbri tropicali, dormì in capanne di fango. Per mantenersi si ritrovò ad abbattere alberi in una fattoria australiana, visse negli Stati Uniti e si entusiasmò per Los Angeles e la nascente città del cinema, Hollywood. Esplorò i grandi fiumi sudamericani e si smarrì nella giungla africana. Dotata di gran coraggio e di un forte amore per l’avventura, la sua esistenza rappresentò un simbolo dell’emancipazione femminile. Alla sua morte lasciò un’eredità di ventiduemila esemplari di farfalle provenienti da tutto il mondo al Castle Museum di Norwich.

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