Miss
Fountaine percorreva ogni giorno moltissimi chilometri a piedi,
vestita in tal modo da destare stupore tra i passanti: un paio di
pantaloni di tela abbondanti e rigonfi da un lato, un cappello di
tela, la rete per raccogliere le farfalle, uno zaino e un retino di
riserva. Durante la permanenza in Italia annotò sul diario che la
più diffusa opinione che si aveva di lei era che fosse una matta
innocua… Nata a Norwich nel 1862 e scomparsa a Trinidad nel 1940,
Margaret Fountaine fu un’entomologa e diarista inglese. Nel corso
della sua vita in cerca di farfalle visitò più di sessanta paesi,
in sei continenti. Conobbe il mondo di inizio Novecento servendosi di
treni e piroscafi, viaggiò in bicicletta e a dorso di un mulo,
affrontò le febbri tropicali, dormì in capanne di fango. Per
mantenersi si ritrovò ad abbattere alberi in una fattoria
australiana, visse negli Stati Uniti e si entusiasmò per Los Angeles
e la nascente città del cinema, Hollywood. Esplorò i grandi fiumi
sudamericani e si smarrì nella giungla africana. Dotata di gran
coraggio e di un forte amore per l’avventura, la sua esistenza
rappresentò un simbolo dell’emancipazione femminile. Alla sua
morte lasciò un’eredità di ventiduemila esemplari di farfalle
provenienti da tutto il mondo al Castle Museum di Norwich.
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