lunedì 9 luglio 2012

La collaboratrice di Harper's Bazaar's


Si chiamava Irene Brin, ma il suo vero nome era Maria Vittoria Rossi. Lo pseudonimo le era stato affibbiato da Leo Longanesi, in seguito ai suoi lavori per il rotocalco settimanale Omnibus. “Io sono una sua invenzione”, soleva ripetere. Il papà era un generale di carriera; la mamma un'austriaca di origine ebraica, appassionata di arte e linguistica. Nata poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale, aveva sposato Gaspero Del Corso, dopo aver passato ore e ore a parlare di Proust; prima di lui c'era stato Carlo Ròddolo, amico intimo di Indro Montanelli. Inventò il giornalismo di costume in Italia, e per decenni fu un'icona di stile ed eleganza. Lo dimostrano alcuni aneddoti. Un giorno, per esempio, passeggiando per Park Avenue, fu bloccata da una signora del posto, interessata a sapere dove avesse acquistato i suoi bei vestiti. Da qui non passò molto tempo per la sua prima collaborazione con Harper's Bazaar's, leggendaria rivista di moda statunitense, fondata nel 1867.

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