Se
si pensa a E.T., il famoso extraterrestre ideato da Spielberg, si
corre a Hollywood, agli incredibili incassi del film, all'impatto che
ancora oggi questo lungometraggio ha sull'opinione pubblica. Tuttavia
sono in pochi a sapere che dietro a uno dei pupazzi più famosi del
mondo si cela un umilissimo, quanto geniale, italiano: Carlo
Rambaldi. È lui che ha inventato E.T.. Spielberg lo contattò
chiedendogli di fornirgli una bozza entro sei mesi; gliene
servirebbero il doppio, ma ci prova lavorando anche 15 ore al giorno.
Alla fine ce la fa e consegna il tutto con due settimane in anticipo.
Spielberg ne è entusiasta. E chiede a Rambaldi da dove abbia preso
l'idea di un pupazzo così simpatico, tenero, dall'età indefinita.
Rambaldi gli risponde che l'ha trovata osservando alcune lavandaie
del ferrarese, con il collo allungato, chine a lavare i panni sul
greto del Po'. È il suggello a una talentuosa
attività, iniziata nel 1957 e già coronata dal successo di King Kong
e Alien.
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