venerdì 21 gennaio 2011

Senza retorica: "Ragnatele"


 
Io sono un ragno, non sono un belvedere
Passo il mio tempo a fabbricare tele
Comunemente chiamate ragnatele

Io sono un ragno, discreto opportunista
La mia compagna mi mangia per far festa
E arrivederci alla prossima foresta

Io sono un ragno col cefalotorace
L'opistosoma, mascelle articolate
Io sono un ragno, potente è il mio veleno
Starmi alla larga conviene per davvero

Io sono un ragno, non sono un qualunquista
Se fuori piove mi dedico alla danza
Un quattro quarti per me è come vacanza

Io sono un ragno, l'aracnide più vero
Con otto zampe galoppo fino al cielo
Poi dalle nuvole a terra arrivo in volo

Io sono un ragno col toxa e il trocantere
Il calamistro e un bellissimo sedere
Io sono un ragno, il pericolo che incombe
Starmi lontano, salvezza corrisponde

Io sono un ragno, non sono un troglodita
Fra muri e boschi conduco la mia vita
Benché, di fatto, non l'abbia mai capita

Io sono un ragno, la feccia del quartiere
Non ho rivali chiunque è in mio potere
E se piango è solo per farmi ricordare

Io sono un ragno cheliceri ed antenne
Polmoni a libro, dal fascino perenne
Io sono un ragno, crudele è il mio destino
Stammi lontano, io sono un assassino

2011

Nessun commento:

Posta un commento