Dunque mi sono messo a scrivere come un forsennato e in venti giorni ho preparato un cd completamente dedicato ai Promessi Sposi. E' come se ci fosse stato da sempre: non ho dovuto fare altro che trascriverlo, come se qualcuno mi stesse dettando. Il riferimento lessicale è alla ballata, ma anche al sonetto ottocentesco e alla scuola poetica italiana improntata soprattutto sull'uso dell'endecasillabo; musicalmente, invece, parafrasa la cultura popolare italiana, con spizzichi di Francia e Inghilterra.
DON ABBONDIO INCONTRA
I BRAVI
Strada che scende, strada che sale
E' il 7 novembre di un giorno normale
Braccio di Lecco, braccio di Como
Passa pregando un ridicolo uomo
Senza cognome, né apprendistato
Non biasimarlo sarebbe un peccato
Dalla sua forza e dal suo sorriso
Solo un barlume di paradiso
RIT. Eccolo qui, eccolo là, eccolo don
Abbondio
Cose che fa, come le fa, ridere
Eccolo qui, eccolo là, eccolo tutto
intorno
Quello che fa, come lo fa, piangere
Fin quasi triste, voglia di amare
Questo silenzio l'ha visto invecchiare
Con il breviario, l'acciottolato
In lungo e in largo, Dio sia lodato
Ma questa volta è un po’ differente
C'è chi lo aspetta con aria prepotente
Ha un coltellaccio, mille pistole
Sono due Bravi, ma solo a parole
RIT. Eccolo qui, eccolo là, eccolo don
Abbondio
Cose che fa, come le fa, ridere
Eccolo qui, eccolo là, eccolo tutto
intorno
Quello che fa, come lo fa, piangere
Signor curato, comincia il primo
Cosa comanda, da sempre la stimo
Quel matrimonio non s'ha da fare
Parte il secondo che lo fa tremare
Ma lor signori, non animali
E' il mio dovere, gli uomini sono tutti
uguali
Ne son sicuro comprenderete
Nulla possiedo, io sono solo un prete
RIT. Eccolo qui, eccolo là, eccolo don
Abbondio
Cose che fa, come le fa, ridere
Eccolo qui, eccolo là, eccolo tutto
intorno
Quello che fa, come lo fa, piangere
Noi comprendiamo signor curato
Ma don Rodrigo vuole essere assicurato
Non è un padrone da contraddire
Lui se la vuole non c'è che da obbedire
Non ci costringa alle barbarie
Farle del male, non ci sono forze
contrarie
Noi gentiluomini della buonora
Arrivederci o, meglio, alla malora
RIT. Eccolo qui, eccolo là, eccolo don
Abbondio
Cose che fa, come le fa, ridere
Eccolo qui, eccolo là, eccolo tutto
intorno
Quello che fa, come lo fa, piangere
Abbandonato dal mondo intero
Raggiunge casa col suo manto nero
C'è la perpetua, lo sta aspettando
Terrorizzata, il prete sta barcollando
Della mia vita, ne va il futuro
Son stato messo con le spalle al muro
Ma non mi chieda altre ragioni
Mi lasci solo con le mie lamentazioni
RIT. Eccolo qui, eccolo là, eccolo don
Abbondio
Cose che fa, come le fa, ridere
Eccolo qui, eccolo là, eccolo tutto
intorno
Quello che fa, come lo fa, piangere
2013
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