lunedì 6 agosto 2012

Un uomo da Guinness


Diceva che la sua casa era un Boeing 747, per sottolineare il suo eterno peregrinare di paese in paese, di città in città. Di fatto era sempre in giro per fare sentire la sua voce, le sue canzoni, folk soprattutto, cantando in svariate lingue, compreso l'italiano. Fece almeno seimila concerti. Nato nel 1931 a Berlino, Ivan Rebroff entrò a far parte del Guinness dei primati per via della sua eccezionale estensione vocale di ben quattro ottave e mezzo. La madre lo partorì settimino, sulla banchina di una stazione ferroviaria. I genitori erano di origine russa, tant'è vero che molti brani del suo repertorio facevano capo alla cultura sovietica. Partì nel coro dei Cosacchi del Don, sotto la supervisione del maestro Serge Jaroff, dopodiché arrivò a incidere numerosi dischi, vincendo molti premi fra cui 49 dischi d'oro. Alto quasi due metri (1,96 centimetri per l'esattezza) colpiva anche per i suoi 115 chili di peso. Cantò fino alla fine dei suoi giorni: in Australia, nel 2004, fece dodici concerti in quattordici giorni. Una curiosità: il fratello Horst Rippert fu il pilota della Luftwaffe che, il 31 luglio 1944, abbatté l'aereo di Antoine de Saint-Exupéry.

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