L'inglese William Sharp,
di Laycock, era un tipo piuttosto strano. Benestante, amava dormire
all'aria aperta e assumere comportamenti bizzarri come un vero
squinternato. A trent'anni arrivò il giorno delle nozze, ma l'amata
sposa, Mary Smith, giunti sull'altare, al fatidico sì, rispose no.
Le voci dissero che la colpa fu soprattuto del padre della ragazza,
che aveva fatto di tutto per ostacolare il convolo della figlia con
un uomo giudicato quantomeno “irresponsabile”. William ne rimase
profondamente amareggiato, al punto che fece se stesso e al mondo una
promessa: non avrebbe mai più messo piede al di là della propria
camera da letto di tre metri quadrati. Contro ogni previsione
mantenne la promessa. Rimase, infatti, incollato al letto fino al
giorno della morte, sopraggiunta 49 anni dopo, nel 1856, quando, a
causa della sedentarietà, era arrivato a pesare 109 chili. Al suo
funerale partecipò l'intera cittadina, per rendere omaggio a colui
che, volenti o nolenti, era divenuto una leggenda locale.
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