Primula
è la prima persona vissuta ad Agrate di cui si abbiano notizie
certe. È stato possibile risalire a lei per via della demolizione di
un muro della chiesa parrocchiale avvenuta verso la metà
dell'Ottocento e riportante in luce un'epigrafe cristiana riportante
le seguenti parole: Hic requiescit in Pace Primula quae Vixet in
secuolo annus PL.M: XLV deposita sub V idus decem bres Boetius vivo
cariss.coss. Indicano la sepoltura di una donna di nome Primula
sul finire del V secolo. Alcuni storici l'hanno ricondotta alla
moglie del console Severino Boezio, filosofo romano, nato a Roma nel
475 e morto a Pavia nel 525. In realtà non ci sono prove a suffragio
di questa ipotesi, tuttavia è presumibile supporre che si trattasse
di una persona di alto rango, degna di una cerimonia funebre di tutto
riguardo. La canzone celebra Primula immaginandola chiacchierare con
una ragazza dei nostri giorni: tante cose sono cambiate dai suoi
tempi, ma le emozioni, la gioia di vivere, la curiosità delle
persone (e le preoccupazioni per il futuro) sono rimaste le stesse.
Recita la società
Con una falsa immagine
Gli uomini ridono di più
Se non si formalizzano
Prenditi quello che vuoi
Non te lo far ripetere
Sai perché quello che c'è
È un mondo indistruttibile
RIT. Ma sei tu quella lì
Con quella faccia da impero romano
E che ci fai ancora qui
Non te l'han detto che ormai non c'è più neanche un tempio pagano
Primula quanti anni fa
C'erano ancora gli alberi
Internet non fa per te
Non te la devi prendere
Capita un po’ tutti i dì
Che piova sangue e ruggine
Vittime senza un'età
Potresti non distinguerle
RIT. Ma sei tu quella lì
Con quella faccia da impero romano
E che ci fai ancora qui
Non te l'han detto che ormai non c'è più neanche un tempio pagano
Gli occhi tuoi contano di più
Se non nascondono lacrime
Parli a me console o re
Di questa terra magica
Comiche fatalità
Da tramandar nei secoli
Mali che non tornano più
Semmai si riconfermano
RIT. Ma sei tu quella lì
Con quella faccia da impero romano
E che ci fai ancora qui
Non te l'han detto che ormai non c'è più neanche un tempio pagano
2011
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