Fece quasi 40mila scatti
dei prigionieri ebrei che arrivavano nel lager. Al termine della
guerra riuscì a salvare la sua documentazione che servì come prova
al processo di Norimberga: i nazisti gli ordinarono di bruciare
tutto, ma lui si oppose e alla fine, pur rischiando la vita, riuscì
a cavarsela. Il Ritrattista dell'Olocausto, così venne battezzato,
si chiamava Wilhelm Brasse. Aveva il padre austriaco e la madre
polacca. Ma lui si sentì sempre e solo polacco, essendo peraltro
nato a Zywiec nel 1917. Nel 1939, con l'attacco nazista-sovietico,
Wilhelm fu catturato dalla Gestapo, rifiutò di giurare fedeltà a
Hitler e fuggì per unirsi all'Armia Krajowa, l'esercito partigiano.
Fu di nuovo catturato e divenne la matricola 3444 di Auschwitz. Lo
salvò la sua professione: fotografo. I nazisti lo obbligarono a
ritrarre tutti coloro che erano destinati al “patibolo”, le cavie
sezionate vive da Mengele, i bimbi scheletrici e i primi condannati
alle docce del Zyklone-B. Immagini che lo perseguiteranno per tutta
la vita: «Per tutto il dopoguerra tentai invano di ricominciare da
fotografo una vita normale. Ogni volta, nel mirino, mi apparivano
quei volti giovani e belli, ragazzi, anziani, fanciulle da registrare
subito prima che finissero...».
venerdì 26 ottobre 2012
martedì 23 ottobre 2012
domenica 21 ottobre 2012
Senza retorica: "Buon Natale"
BUON NATALE
Buon Natale a tutti voi
Buon Natale amici miei
Buonanotte e sogni d'or
Sta arrivando il Salvator
Happy Christmas, Bon Noel
Meri Kirihimete
Forte suonan le campan
Cornamuse e din don dan
Se la neve scenderà
Nella notte di Natal
Gli occhi del bambin Gesù
Brilleranno ancor di più
Nella notte che verrà
Figlia della santità
Un regalo incarterò
E con un bacio arriverò
L'asinello con chi sta
Potrei metterlo anche qua
Fra le foglie di bambù
Giallo, rosso, verde e blu
Buon Natale a tutti voi
Buon Natale amici miei
Buonanotte e sogni d'or
Sta arrivando il Salvator
2010
martedì 16 ottobre 2012
Il primo bohemian
Henry Murger era un
autodidatta, figlio di un sarto; perse la mamma in giovane età e
crebbe in strada, “buona nutrice che si è sostituita all'alma
mater per riparare alle ingiustizie del destino”, secondo le parole
di Montorgueil. Nonostante non avesse compiuto studi classici, fosse
totalmente ignorante in latino e la sua indigenza culturale evidente
a chiunque, e dopo aver sognato di diventare pittore e poi poeta, si
dedicò seriamente alla prosa e al feuilleton, prendendo come fonte
di ispirazione la propria vita. E cominciò una gavetta miseramente
retribuita presso giornali di serie b, fino all'incontro con
Champfleury, che lo introdusse al “Corsaire-Satan” e a
“L'Artiste”. Sul primo pubblicò le sue prime storie dal 1845 al
1849, dando poi alla luce il suo unico e immortale testo, “Scènes
de la bohème”. Conobbe artisti come Courbet e Baudelaire che
contribuirono alla sua formazione. Morì a soli 39 anni, in un
ospizio, ma la sua opera ispirò la "Bohème" di Puccini e numerose
prove cinematografiche, fra cui quella di Aki Kaurismaki del 1992.
lunedì 15 ottobre 2012
casa del '28, bici dell'86
bicicletta
retta
sbagliata
macché
giustapposta
oltremisura
carica
di esperienza
impazzita
anno
1986
giocatori di ping-pong
sabato 13 ottobre 2012
la banlieue de Cendrars
cercando celine, sono finito a cendrars. ecco un passaggio
che si svela da solo… l'inizio dell'estate era stupendo. passavo la maggior parte
dei giorni con la mia innamorata, tutti e due sdraiati tra l'erba della
scarpata sulla sponda del canale dell'ourcq, non pensando a niente di male,
tranne che a carezzarci le orecchie con lunghi fili d'erba, a contare, con le
teste all'indietro, i miliardi di foglie dei pioppi, e ad amarci come le
coccinelle del Signore, le teste guancia a guancia, le gote in fiamme,
soffiando sui punti neri delle coccinelle per far volare via le deliziose
bestiole e vederle venire a posarsi di nuovo sulle nostre mani, ad ali spiegate
e correrci sulla punta delle dita come gocce di sangue in un raggio di luce. a
volte ci prendevamo per il collo e ci baciavamo fino a restare senza fiato
martedì 9 ottobre 2012
Caffé improvvisato
Fnac
di Milano
Prossima
alla chiusura
Un
giorno di ottobre
Violante
Placido
Pantaloni
marroncino
Alta
più delle aspettative
Braccia
grosse
Più
delle aspettative
Non
incinta
Prima
volta Dente, niente
Seconda
volta, bacio
Frugale
Scontato
Fondamentalmente
non si cagano
Dente
è magro
Più
delle aspettative
Barbuto
e spettinato come si conviene
16.15,
si abbassano le luci
La
sala(non)trema
Stefano
Gilardino?
(Giornalista e caporedattore di Onstage?)
Arriva Alessandro Grazian
Andrea Russo
Davide Ferrari
Spregiudicato
Io sarei già svenuto
"Per erosione divento nebbia", dice
Così dice Grazian
Si è ritirato per un mese
Così dice
E ha scritto musica giorno e notte
Parla di "codice linguistico"
Ed "estetica musicale"
Ho sonno
Me ne vado
Con la Violante
A bere un caffè
friends
pocco
ricco
tacco
vecco
stecco
nacco
bacco
gicco
ficco
tocco
riddo
stocco
licco
micio
micio
mici
macio
streptomicina
amici di ieri
mercoledì 3 ottobre 2012
from Saint Petersburg
Vengono da San Pietroburgo, motivo sufficiente a renderli assai interessanti. Sono gli Otava yo. Si cimentano perlopiù in brani di folk russo ereditati dalla cultura popolare. Hanno suonato spesso per l'Europa, esibendosi in Austria, Slovacchia, Portogallo e Olanda. Sono in sei. Il capo sembrerebbe Alexey Belkin, vocalist e poli strumentista. Da tenere d''occhio.
martedì 2 ottobre 2012
+ o -
OMG
OGM
Oppure niente
Stile di nerboruti
Fiacca
BINGO
BONGO
Stillicidio
Paternale
Ossimori
E ossibuchi
000
+
123456
Iscriviti a:
Post (Atom)