mercoledì 19 settembre 2012

Il matto


Si chiamava Alessandro Cruto, nato a Piossasco il 24 maggio 1847 e morto a Torino il 15 dicembre 1908. Oggi l'hanno dimenticato tutti, ma è a lui che si deve dire grazie per le lampadine che illuminano le nostre case, le nostre strade e i nostri uffici. Diede, infatti, vita alla sua prima lampadina a incandescenza cinque mesi dopo il traguardo raggiunto da Thomas Edison. Ma Cruto fu comunque il primo a illuminare un treno (il Torino-Aosta), un battello (sul lago di Ginevra) e un ospedale (a Le Havre). Nonostante ciò lo chiamavano tutti “il matto”, perché lavorava di giorno e studiava di notte, con un'idea prevalente: fabbricare diamanti artificiali comprimendo il carbonio ad alta temperatura. Non arrivò mai a realizzare il suo sogno, ma di sicuro ottenne la migliore lampadina dei suoi tempi grazie a filamenti super funzionali derivati dalla deposizione della grafite su un sottile filo di platino.

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