sabato 14 gennaio 2012

Senza retorica: "Elettricità"


È il 1772 quando l'imperatrice d'Austria Maria Teresa offre una dote alla signorina Anna Maria Villa, fra le più povere paesane di Agrate. In questo modo la ragazza ha l'opportunità di sposarsi come tutte le sue amiche e coetanee. Il futuro sposo, venendo a sapere di questa gentile opera di carità, è mosso da un impeto d'amore che lo porta a redigere una lettera destinata all'amata. In essa rivela tutto se stesso, come non gli è mai capitato di fare, benché lo scarso livello d'istruzione gli impedisca di usare lemmi particolarmente ricercati. Ma l'erudizione non fa rima con amore, e dunque quel che conta è l'onestà e il coraggio di proporsi nudamente, proprio ciò che fa il giovane innamorato, limitandosi ad assimilare il suo stato d'animo a un fenomeno che ancora non si comprende, ma pare così straordinario: l'elettricità. Sviluppa così una specie di filastrocca, che una sera calda e afosa, infila sotto la porta di Anna. Le indagini storiche non ci offrono molti spunti in più sulla vicenda, né ci dicono dove abitassero i due Renzo e Lucia, tuttavia siamo riusciti a impossessarci della lettera originale composta dal futuro sposo. Eccola qui:

ELETTRICITÀ

Ti amo per quello che dici e per quello che fai
Ti amo per tutti i discorsi che sai intrattenere
Ti amo se piove e la pioggia ci bagna fin qui
Ma tanto è venerdì, va bene anche così

Ti amo ogni giorno che passa, ogni giorno di più
Ti amo e i tuoi occhi rispondono come una lucciola
Ti amo per quello che sembra, per quello che è
Ma ancora insieme a te, per sempre accanto a te

RIT: E amarti è come camminare sulle nuvole
È un sogno che si riconferma ad ogni brivido
E amarti non è mai abbastanza
È un complimento, è un'assonanza con l'elettricità

Ti amo per come convivi col ligio dovere
Ti amo vederti passare qui tutte le sere
Ti amo sorpresa dal gioco dell'intimità
Che bell'effetto che fa, chissà cosa accadrà   

Ti amo perché sei la sola che mi ha impreziosito
Ti amo perché a questo punto si chiama infinito  
Ti amo perché la domenica è un giorno speciale
E sembra sempre Natale, e arriva un altro Natale

RIT: E amarti è come camminare sulle nuvole
È un sogno che si riconferma ad ogni brivido
E amarti non è mai abbastanza
È un complimento, è un'assonanza con l'elettricità

Ti amo per come gestisci i tuoi giorni migliori
Ti amo per come ti donano certi colori
Ti amo e son serio se dico che ti sposerò
Un giorno o l'altro non so, un giorno o l'altro però

Ti amo col senno di chi non possiede che te
Ti amo convinto che al mondo di più non ce n'è
Ti amo e nemmeno un portento ci separerà
È questa vita che va, la bella vita che va

RIT: E amarti è come camminare sulle nuvole
È un sogno che si riconferma ad ogni brivido
E amarti non è mai abbastanza
È un complimento, è un'assonanza con l'elettricità

2012

Nessun commento:

Posta un commento