lunedì 31 dicembre 2012
venerdì 28 dicembre 2012
と電気代
私は食べる
ケーパー
あなたは私を呼び出す
ロボットを考える
年代、80年代
サイクリング
それはリスクがあるため
悪い印象
行と
そのことについては
ウエスト
と電気代
(mangio
capperi
tu mi chiami
pensi a robot
e agli anni ottanta
giri in bicicletta
perchè non rischi
di fare brutte figure
con la linea
per quel che conta
il girovita
e la bolletta della luce)
(mangio
capperi
tu mi chiami
pensi a robot
e agli anni ottanta
giri in bicicletta
perchè non rischi
di fare brutte figure
con la linea
per quel che conta
il girovita
e la bolletta della luce)
Il folk-step dei Shazalakazoo
Debutto oggi su uno dei miei giornali preferiti, Osservatorio Balcani e Caucaso, con un pezzo sui Shazalakazoo, band serba da seguire con attenzione… l'articolo originale
giovedì 27 dicembre 2012
Senza retorica: "Incubo close-up"
Un incubo, un incubo
Un gioco soprannaturale
Salire e scendere le scale
Un compleanno demenziale
Un incubo, un incubo
Come il diluvio universale
La notte dopo il temporale
Un paradiso artificiale
Un incubo, un incubo
Il giorno che cammina piano
Le linee curve della mano
Il tu per tu con un marziano
Un incubo, un incubo
Un'esplosione nucleare
La pastasciutta da buttare
Un'esperienza singolare
2010
lunedì 24 dicembre 2012
natale a poznan
auschwitz
via varsavia
il polacco è una lingua fresca
i bottoni delle divise
dell'esercito di napoleone
i visi degli angeli trucidati da goldrake
parlano male il polacco
come mai?
si sa che il polacco è appannaggio di pochi
freddo il natale dei cosacchi
oddio ne avessi azzeccata una
non è varsavia
è poznan
è poznan
buon natale a tutti gli abitanti di poznan
ai pini di poznan
e all'acquario di poznan
con le sue 179 specie di pesci
giovedì 20 dicembre 2012
Senza retorica: "Malevite"
La
noia agli sportelli
Volano
i pipistrelli
Le
case abbandonate
Dei
coniugi Malnate
Che
strano quel bambino
Caduto
nel tombino
E'
il figlio della lupa
Con
quella faccia cupa
RIT.
Le male, male, malevite
Le
male, male, male
Cornacchia
non sa dire
Predire
l'avvenire
Falsificare
il tempo
Neutralizzare
il vento
Ai
margini del bosco
Si
aggira un tipo losco
La
barba alla cintura
La
notte che paura
RIT.
Le male, male, malevite
Le
male, male, male
La
notte quando bussa
L'inverno
quando passa
Le
braccia arrugginite
Del
signor Cacciavite
Di
ragni indigestione
L'ha
fatta il fannullone
Che
piange e si dispera
Sventola
la bandiera
RIT.
Le male, male, malevite
Le
male, male, male
La nebbia a gl'irti colli
Piovviginando sale
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar
Fra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri
Com'esuli pensieri
Nel vespero migrar
RIT.
Le male, male, malevite
Le
male, male, male
2012
mercoledì 19 dicembre 2012
1 # Effetto Notte
Impossibile certo, in
questa sede, parlare di cinema, tuttavia molti film hanno influenzato ciò che
scrivo e faccio. Da oggi, quando capiterà, ne segnalerò qualcuno...
Titolo: Effetto Notte
Regia: Francois Truffaut
Anno: 1973
martedì 18 dicembre 2012
viaggio al termine del nulla
celine mi chiama e mi dice
che vuole parlare di antisemitismo
perché accusato di antisemitismo
e parla di tutt'altro
di vita, per esempio
quella letta sul suo libro preferito
viaggio al termine del nulla
un romanzo per poliglotti
con l'epiglottide marcita
sotto le palle dei cannoni
Figlia della rivoluzione
È diventata famosa nel 1968 per via di
una foto scattata da jean-Pierre Rey, che lavorava per Le Nouvel
Observateur e l'agenzia fotografica Gamma. La ritraeva con una
bandiera del Vietnam in mano, sulle spalle di un amico, inneggiando
alla 'rivoluzione', contro la polizia del presidente de Gaulle. In
realtà di politica e tendenze sociali ne sapeva ben poco, benché
fra i suoi motti ci fossero frasi eloquenti come “proibito
proibire” e “facciamo l'amore non la guerra”. Ma era bella,
molto bella, e così la sua immagine fece il giro del mondo e ancora
oggi rappresenta un'icona della protesta studentesca. Caroline de
Bendern, di origine inglese (suo nonno era un ricco e aristocratico
inglese con radici olandesi), si trovava a Parigi per via del suo
lavoro di modella e venne immortalata in piazza Edmond Rostand. Aveva
ventotto anni e venne subito identificata come una moderna Marianna
(personificazione allegorica della Rivoluzione francese). Dopo la
foto divenne molto celebre, frequentò molti esponenti
dell'intellighenzia dell'epoca, ed ebbe vari flirt, fra cui quello
con Lou Reed. Oggi ne ha 72 e vive a Mainneville, minuscolo borgo nel
cuore della Normandia, in una casa piena di libri e dischi.
domenica 16 dicembre 2012
onomastica
prego
dopo di lei
prima di lei
vengo prima di lei
ma si figuri
si è registrato all'anagrafe?
come no? con due nomi
non lascia nulla al caso
non lascio nulla e stop
è proprio un cazzone
la prego il linguaggio
che ho detto di strano?
di strano?
strano
stranissimo
venerdì 14 dicembre 2012
Senza retorica: "Camilla serenade"
13.12.12, notte di Santa Lucia |
Le vedi mio cuore le luci di questa stazione
Lo vedi anche il treno che non cambia mai
direzione
Il primo dell'anno, una cena improvvisa,
la vita
Un raggio di sole che sembra una stella
caduta
Li vedi mio cuore gli autunni che passano piano
Li vedi mio cuore gli autunni che passano piano
Un fiore di loto che sboccia in un lago
lontano
Un principe azzurro vestito di carta
velina
La gente che mormora cose e semmai se la
mena
RIT. Le senti Camilla le note di questa canzone
RIT. Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né
presunzione
La sera che arriva è un messaggio
altrettanto speciale
Com'è il tuo respiro quest'oggi che è
quasi Natale
Lo senti l'amore che arriva in un gesto gentile
Lo senti l'amore che arriva in un gesto gentile
La Fabi, la Sofi e la Ceci che gioca in cortile
Gianluca alle prese con l'orto e il vicino che impreca
Con tutta 'sta gente distratta, un po' sorda, un po' cieca
Compagni di strada, la scuola che bella salita
Se saremo bravi quest'anno ci portano in gita
In visita a Londra, a Berlino è caduto anche il muro
Se il fumo fa male, fumare ci tocca è sicuro
Compagni di strada, la scuola che bella salita
Se saremo bravi quest'anno ci portano in gita
In visita a Londra, a Berlino è caduto anche il muro
Se il fumo fa male, fumare ci tocca è sicuro
RIT. Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né
presunzione
La sera che arriva è un messaggio
altrettanto speciale
Com'è il tuo respiro quest'oggi che è
quasi Natale
C'è il vento che conoscerai molto prima di allora
E un mare che navigherai dove punge l'aurora
Non li laverai i piatti se la lavastoviglie di casa
Lo farà il suo dovere e anche mamma ne sarà persuasa
Un bel libro se vuoi te lo posso già raccomandare
L'ha composto un mio amico, si chiama Madrigaleggiare
No, non è una parola di quelle che è meglio non dire
È soltanto un bel modo di vivere e non appassire
C'è il vento che conoscerai molto prima di allora
E un mare che navigherai dove punge l'aurora
Non li laverai i piatti se la lavastoviglie di casa
Lo farà il suo dovere e anche mamma ne sarà persuasa
Un bel libro se vuoi te lo posso già raccomandare
L'ha composto un mio amico, si chiama Madrigaleggiare
No, non è una parola di quelle che è meglio non dire
È soltanto un bel modo di vivere e non appassire
RIT. Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né
presunzione
La sera che arriva è un messaggio
altrettanto speciale
Com'è il tuo respiro quest'oggi che è
quasi Natale
Lo vedi mio amore che niente succede per caso
Lo vedi mio amore che niente succede per caso
C'è sempre per ogni bel fiore il più nobile vaso
I giudizi affrettati non valgono il peggior nemico
N'è il più nuovo gioiello indossato il ricordo più antico
Sarai tu la regina del regno dei giorni migliori
Quando grandi saranno le spighe e maturi gli amori
Sarà gobba a ponente, la Luna crescente e si dice
Quant'è bella l'estate che arriva in un canto felice
Sarai tu la regina del regno dei giorni migliori
Quando grandi saranno le spighe e maturi gli amori
Sarà gobba a ponente, la Luna crescente e si dice
Quant'è bella l'estate che arriva in un canto felice
RIT. Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né
presunzione
La sera che arriva è un messaggio
altrettanto speciale
Com'è il tuo respiro quest'oggi che è quasi Natale
Com'è il tuo respiro quest'oggi che è quasi Natale
Lo senti Camilla bussare alla porta
qualcuno
Vestito da contrabbandiere non sembra nessuno
E invece è il più bello fra i sogni venuto davvero
E meno duecentosettanta non è più di zero
2012
E invece è il più bello fra i sogni venuto davvero
E meno duecentosettanta non è più di zero
2012
giovedì 13 dicembre 2012
JACK THE RIPPER!!
fantasmi armati di coltello
infiammano le meningi
infiammano i termosifoni
jack the ripper si muove con fare
circospetto
ha un buco nella schiena
causato da un proiettile spuntato da
chissà dove
jack the ripper mugugna in finlandese
l'apocalisse degli angeli
fischia il treno di notte
rumori di fondo
e pagliacci con le mani insanguinate
il primo dell'anno a un passo
a un passo dal primo dell'anno
a proposito di:
a un passo dal primo dell'anno
a proposito di:
mercoledì 12 dicembre 2012
poema senza titolo (intitolato il bus)
è
arrivato il bus
è
arrivato con un'ora di ritardo
ma
va bene anche così
l'autiere
è un signore con la barba bianca
non
conosce molto bene la grammatica
ma
sa il far suo
con
tutte le idee che lo contraddistinguono
è
un vulcano di idee
così
può essere teoricamente battezzato?
gli
piace passeggiare per il parco con il suo cane
non
appena il tempo lo consente
…
IL
BUS, IL BUS, IL BUS
è
arrivato il bus
è
arrivato con un'ora di ritardo
che
mica tutti sono contenti di questo ritardo
è
il caso di correre presto ai ripari
mio
marito s'è rotto il mignolo
sto
imbecille
l'autista,
l'autiere del bus
IL BUS, IL BUS, IL BUS
lunedì 10 dicembre 2012
serpi a domicilio
la compagna di viaggio
dell'isola di pasqua
guardava davanti a sé
senza vedere alcunché
se non le proprie illusioni
e un mucchio di fazzoletti usati
per risolvere un brufolo sottopelle
cresciuto all'improvviso
come un fungo dopo la pioggia
ne avrebbe volentieri parlato con il
marito
se avesse avuto un marito
o una serpe
con cui dividere il letto
sabato 8 dicembre 2012
Senza retorica: "Bruno artiere"
Stringo fra le mani un accendino nuovo
Mangiano i cavalli e allora anch'io sto
bene
Reduce di guerra, mentre un aeroplano
Ride da lassù
Nella tasca della giacca un portafoglio
Con l'immagine di santa Caterina
Pieno di ricordi, di false sorprese
Bruno sono artiere
RIT. E se parlo troppo piano non
significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l'ho ormai perduta l'anima
Livido di inganni e farneticazioni
Figlio di una cagna e di un lupo mannaro
Sveglio fino all'alba ad annunciar le
stelle
Brilla Alderbaran
RIT. E se parlo troppo piano non
significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l'ho ormai perduta l'anima
Fari fendi nebbia, ippodromo San Siro
Corrono i cavalli intorno al terrapieno
Lacrime negli occhi, pioggia in fondo al
cuore
Grigio di città
RIT. E se parlo troppo piano non
significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l'ho ormai perduta l'anima
2012
venerdì 7 dicembre 2012
Il grunge di Novosibirsk
La signorina in questione ricorda
la vicenda di Volodymyr Ivasyuk,
trovato morto in un bosco nei pressi di Leopoli. Qui cambia lo sfondo, che
diviene il fiume, ma la vicenda è assai simile: anche la sua scomparsa rimane,
infatti, avvolta nel mistero, coinvolgendo l'ipotesi che possa essere stata
uccisa. Quel che è certo è che Yanka Dyagileva amava suonare, e proporre brani
originali, intrisi di nichilismo e spirito punk. Nasce nel 1966 a Novosibirsk,
la terza città più popolosa della Russia, dopo Mosca e San Pietroburgo. Si
avvicina all'arte musicale fin da giovanissima, frequentando Egor Letov, fondatore
e membro della punk rock band Grazhdanskaya Oborona. E' influenzata anche dal poeta e chitarrista Alexander
Nickolaevich Bashlachev e dalla rock star sovietica Boris Grebenshikov. Dà alle
stampe il primo disco nel 1998, intitolato "Ne polozheno". Nello
stesso anno esce il disco dal vivo "Live in Kurgan". Nel 1989 debutta
a Mosca. I suoni sono spartani, grezzi, "metallici", parafrasando la
cultura grunge che sta decollando a Seattle. Nonostante i consensi ottenuti, soffre
di depressione e beve spesso senza contegno. Sparisce da casa il 9 maggio 1991.
Viene ritrovata senza vita otto giorni dopo, lungo le rive dell'Inya River.
Nessuno è riuscito ancora ad appurare la causa del decesso.
giovedì 6 dicembre 2012
albina pirla
sonic youth
albina guerra
sonic youth
albina guerra
sonic youth
albina guerra
sonic youth
albina guerra
sonic youth
albina pirla
sonic youth
albina pirla
sonic youth
albina pirla
sonic youth
albina pirla
mercoledì 5 dicembre 2012
in morte di DB
ok è morto dave brubeck
e adesso come ce la caviamo col 5/4?
dai new york
brubeck
tiri, tiri, tiri
5/4
ragazzi di bronx
fermacapelli londinesi
metropolitana in 5/4
allen woody
allen ginsberg
allen iverson
cestista di sta minchia
allen… suellen
tiri, tiri, tiri
di pianoforte
e cocaina
in fondo alla latrina
in fondo alla latrina
ossa di neandertaliano
ribelli di strafalcioni
brubeck
brubeck
brubeck
come cani sciolti
martedì 4 dicembre 2012
dandy il dandy
dandy dimmi
dimmi dandy
brucia la pipa
brucia la pupa
dandy dimmi
dimmi dandy
rema la rima
rombo di tuono
luce assassina
morbo di peste
peste di bubba
la ragazza di bube
mendico medico
dandy dimmi
dimmi dandy
goccia di sangue
sangue di san gennaro
dandy dimmi
non ti risparmiare
giovedì 29 novembre 2012
perché (conviene) leggere blok
… blok
che alterna i piaceri come una filza di riti stucchevoli, si infervora solo a
contatto con gli zingari, nella cui musica coglie i barlumi d'un paradiso
perduto. nella stagione del 'mondo terribile' blok si abbandona senza ritegno
all'elemento zigano. e non solo lettere, versi, taccuini spesseggiano di
riferimento agli zingari, ma la romanza zigana diventa la sua precipua forma
poetica. (…). vi fu nel secolo scorso tutta una schiera di poeti 'ziganisti',
dei quali almeno apollon grigor'ev, merita di non essere dimenticato. è noto
che leone tolstoj teneva in gran pregio questo 'genere per chitarra'. gli
piaceva ascoltare al grammofono le romanze cantate da varja panina e, quando
gli zingari si accampavano nei pressi di jasnaja poljana, andava a sentirli e a
vederne le danze. (…). nelle sue tormentose romanze blok si ricollega a
grigor'ev, di cui specialmente ammirava la ballata cyganskaja vengerka (la
zingara ungherese), tutta fremiti e strappi e singulti…
mercoledì 28 novembre 2012
sarà anche questa poesia? mah
I've been loving you a long time
Down all the years, down all the
days
And I've cried for all your troubles
Smiled at your funny little
ways
We watched our friends grow up together
And we saw them as they
fell
Some of them fell into Heaven
Some of them fell into Hell
I took shelter from a shower
And I stepped into your arms
On a rainy
night in Soho
The wind was whistling all its charms
I sang you all my
sorrows
You told me all your joys
Whatever happened to that old song
To
all those little girls and boys
Now the song is nearly over
We may never find out what it means
But
there's a light I hold before me
And you're the measure of my dreams
The
measure of my dreams
Sometimes I wake up in the morning
The gingerlady by my bed
Covered in
a cloak of silence
I hear you in my head
I'm not singing for the
future
I'm not dreaming of the past
I'm not talking of the fist time
I
never think about the last
Now the song is nearly over
We may never find out what it means
Still
there's a light I hold before me
You're the measure of my dreams
The
measure of my dreams
presenta laura pausini
un mix di eventi
shazalakazoo nelle scarpe
dentro una canzone
telefono
teleono
teleno
teleo
tele
mangiare panettone
alla serata bavarese
con mauro al violino
e steve alla bottiglia
serate ridicole
(coi capelli appena fonati
rovinati dalla pioggia
e da 'strani amori')
(coi capelli appena fonati
rovinati dalla pioggia
e da 'strani amori')
martedì 27 novembre 2012
belle epoque, fra il passatismo di de gregori e l'avanguardismo di biolay
ascolto in questi giorni due dischi accomunati dal titolo di un brano: belle epoque. ma sono due dischi lontani anni luce. il primo è stanco, inutile, ripetitivo, potrebbe essere stato edito nel 1989 e sarebbe la stessa cosa. il secondo è moderno, fresco, internazionale, propositivo. il primo è di un mio vecchio amico, il secondo di un amico recente. i dischi del primo li ascoltavo negli anni novanta, amavo soprattutto i primi, quelli fino al '75. quelli del secondo li ascolto da qualche anno e ancora adesso sanno stupirmi. de gregori non s'è evoluto di una virgola, crede ancora che al mondo esistano solo dylan e cohen, i suoni delle sue chitarre e gli arrangiamenti sono terribilmente stantii, obsoleti, vetusti. anche verbalmente sembra passo, tronfio, loffo. l'erede di gainsbourg, invece, mette in campo il meglio dei suoni di oggi, affiancandosi a figure cult dell'intellighenzia artistica mondiale, dall'eterna vanessa a barat. ma forse non è il caso di meravigliarsi più di tanto. il primo è l'incarnazione vivente della sonnolenza romana, particolarmente esuberante in chi dopo due anni di lotte fra il sessanta e il settanta ha pensato bene di viversi addosso, convinto di un'idea intramontabile, sbiadita, in verità, già da decenni. il secondo… è la crisi di oggi, d'accordo, ma anche un monito onesto a continuare a fare musica.
sabato 24 novembre 2012
Meydl, meydl, kh'vil bay dir fregn...
l'altro
dì parlavo di yiddish music. proseguo con tumbalalaika, canzone che sento da
tempo, anche in un film di tony gatlif, ma che non credevo di origine yiddish,
e invece… prova di nuovo del mix eterno fra yiddish e musica rom. una bella
versione è quella interpretata da karate troyke & suzanna. di troyke ci
sono in giro un po’ di notizie, ma di suzanna… nulla?
il testo in lingua originale!
שטײט אַ בחור און ער טראַכט,
(או: שטײט אַ בחור, שטײט און טראַכט)
טראַכט און טראַכט אַ גאַנצע נאַכט:
וועמען צו נעמען און ניט פֿאַרשעמען,
וועמען צו נעמען און ניט פֿאַרשעמען?
טום־באַלאַ, טום־באַלאַ, טום־באַלאַלײַקע
טום־באַלאַ, טום־באַלאַ, טום־באַלאַלײַקע
טום־באַלאַלײַקע, שפּיל באַלאַלײַקע,
טום־באַלאַלײַקע, פֿריילעך זאָל זײַן!
(או: שפּיל באַלאַלײַקע, פֿריילעך זאָל זײַן!)
מיידל, מיידל, כ'וויל בײַ דיר פֿרעגן:
וואָס קען וואַקסן, וואַקסן אָן רעגן?
וואָס קען ברענען און ניט אויפֿהערן?
וואָס קען בענקען, וויינען אָן טרערן?
טום־באַלאַלײַ, טום־באַלאַלײַ...
נאַרישער בחור, וואָס דאַרפֿסטו פֿרעגן?
אַ שטיין קען וואַקסן, וואַקסן אָן רעגן,
ליבע קען ברענען און ניט אויפֿהערן,
אַ האַרץ קען בענקען, וויינען אָן טרערן!
טום־באַלאַלײַ, טום־באַלאַלײַ...
וואָס איז העכער פֿון אַ הויז?
וואָס איז פֿלינקער פֿון אַ מויז?
וואָס איז טיפֿער פֿון אַ קוואַל?
וואָס איז ביטער, ביטערער ווי גאַל?
טום־באַלאַלײַ, טום־באַלאַלײַ...
אַ קוימען איז העכער פֿון אַ הויז,
אַ קאַץ איז פֿלינקער פֿון אַ מויז,
די תתּורה איז טיפֿער פֿון אַ קוואַל,
דער טויט איז ביטער, ביטערער ווי גאַל!
brava gente
Quand l'jour de gloire est arrivé
Comm' tous les autr's étaient crevés
Moi seul connus le déshonneur
De n'pas êtr' mort au champ d'honneur
Je suis d'la mauvaise herbe
Braves gens, braves gens
C'est pas moi qu'on rumine
Et c'est pas moi qu'on met en gerbes
La mort faucha les autres
Braves gens, braves gens
Et me fit grâce à moi
C'est immoral et c'est comm' ça
La la la la la la la la
La la la la la la la la
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Que j'vive un peu
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Que j'vive un peu
La fille à tout l'monde a bon cœur
Ell' me donne au petit bonheur
Les p'tits bouts d'sa peau, bien cachés
Que les autres n'ont pas touchés
Je suis d'la mauvaise herbe
Braves gens, braves gens
C'est pas moi qu'on rumine
Et c'est pas moi qu'on met en gerbes
Elle se vend aux autres
Braves gens, braves gens
Elle se donne à moi
C'est immoral et c'est comme ça
La la la la la la la la
La la la la la la la la
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Qu'on m'aime un peu
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Qu'on m'aime un peu
Les hommes sont faits, nous dit-on
Pour vivre en bande, comm' les moutons
Moi, j'vis seul, et c'est pas demain
Que je suivrai leur droit chemin
Je suis d'la mauvaise herbe
Braves gens, braves gens
C'est pas moi qu'on rumine
Et c'est pas moi qu'on met en gerbes
Je suis d'la mauvaise herbe
Braves gens, braves gens
Je pousse en liberté
Dans les jardins mal fréquentés
La la la la la la la la
La la la la la la la la
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Que j'vive un peu
Et je m'demande
Pourquoi, Bon Dieu
Ça vous dérange
Que j'vive un peu
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