sabato 30 luglio 2011

I temporali estivi


Oh, oh, ci risiamo, e adesso che avete da inventare?
Oh, mamma, direttore, ancora lei…
Se non sbaglio non si era detto che non sareste più venuti al parco durante la pausa pranzo?
Beh, sì, sa, ma…
Non voglio scuse, forza Galvani, cerchi di esprimersi al meglio.
Niente direttore, era da un po’ che non bazzicavamo più da queste parti e siccome ormai si respira aria di vacanze, abbiamo pensato di concederci una scappatina…
Mi dispiace sapere che non avete intenzione di mettere la testa a posto. Già una volta vi ho perdonato, ma ora secondo voi cosa dovrei fare?
Niente di che direttore, faccia finta che non sia successo niente, torniamo in redazione tra mezz'ora e tutto va avanti come prima.
Va avanti come prima un corno! Signor Galvani, le ho già detto che lei non mi deve trattare come se fossi un suo compagno di cordata. Io sono il direttore.
Ma certo direttore, non insinuo nulla, comprendo il suo ruolo e sono più che mai lieto di rispettarlo, ma vede, davvero, lavorare a Milano in questi giorni è un incubo, il caldo, il traffico, i temporali serali…
I temporali serali?
I temporali serali, direttore, non si rende conto che tutti i pomeriggi ne scoppia uno?
Ha ragione, Galvani, ora che mi ci fa pensare, sa essere acuto quando vuole.
Vede?
Ma ciò non toglie la vostra voglia di trasgredire le regole. Ho detto che non è ammissibile prendere il sole durante la pausa pranzo.
Direttore…
Stop, avete esagerato, ci rivediamo dopo nel mio ufficio e questa volta sarò tutt'altro che benevolo…

Cazzo.
Cazzo? Sembra davvero che lo prendi per i fondelli, non puoi smettere di esprimerti con quel sorriso idiota?
Macché sorriso idiota, io sono così.
Col sorriso idiota.
Sei in vena di complimenti?
Oggi mi diverto in modo particolare a trattarti male.
Bello questo lato del tuo carattere.
Dai muoviti.
Dove vai?
Dobbiamo andare, sono le 14.00, ci manca pure che arriviamo in ritardo.
Mamma mia, ma perché non ti fidanzi col direttore? Fareste una bella coppia?

Ahi! Ma sei pazza?
Te l'avevo detto che ti avrei preso a calci.

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