martedì 3 agosto 2010

Senza Retorica: "Sesto San Giovanni"


Il grigio dell'asfalto
L'intonaco dei muri
Le nuvole lontane
La macchina che esplode
La luce che si accende
La luce che ti prende

Radu lo zingarello
Che proprio sul bello
Ti sfila il portafoglio
Ti manda un pò affanculo
E la donna con il burqa
La polizia in borghese

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

La ruspa del cantiere
Filippo il ferroviere
Marcello che si scola
L'ennesima lattina
Un film in bianco e nero
Un film con Walter Chiari

La quotidiana guerra
Del vivere in provincia
Non basta l'arroganza
Ci vuole anche il coltello
Ci vuole anche tua madre
O meglio tua sorella

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

Fuliggine, fuliggine
Così la malavita
La ruggine, la ruggine
Che cresce in mezzo ai prati
Che cresce sotto i ponti
Vicino a Cinisello

Campari, Gabbioneta
Garelli, Spadaccini
La Breda, la Breda, la Breda
La Breda, la Falk
Il parco Antonio Gramsci
La falce col martello

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

Preparami un caffè
O forse è meglio un tè
O forse è meglio niente
Perché non ho più spicci
Perché non ho più fame
Ed è finito carnevale

La nebbia quando sale
La pioggia quando cade
La brina di novembre
Il sole a Ferragosto
La neve a sant'Antonio
Scirocco e maestrale

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

Aiuto m'han scoperto
Non sono un assassino
Non ho io il tuo bambino
L'han preso due infermiere
L'han preso per le orecchie
Gli han dato un orsacchiotto

La metropolitana
Che arriva da Milano
Che parte per Milano
Che arriva dal Marocco
Che salpa per la Cina
La sera e la mattina

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

La giacca e la cravatta
Il filo interdentale
Le scarpe di camoscio
Repubblica e Corriere
Lo sto già scaricando
Il nuovo di Madonna

Mi spieghi la radice
Di un multiplo di sette
Mi spieghi cosa dice
La santa inquisizione
La cassa integrazione
La disoccupazione

A Sesto San Giovanni
Una mamma stende i panni
A Sesto San Giovanni
Ma ha solo quindici anni

2010

venerdì 23 luglio 2010

Senza Retorica: "Pepe Nero"


Al Pepe Nero
È tutto vero
Al Pepe Nero

Perfino l'aria è da sequestrare
Perfino gli angeli stan lì a guardare
Le gambe aperte di Carolina
Il tatuaggio sulla patatina

Al Pepe Nero
È tutto vero
Al Pepe Nero

Veniamo al dunque: "Ci mai faci?"
Non ti conosco ma già mi piaci
Veniamo al dunque, vediamo ancora
Per te son solo 400 all'ora

Al Pepe Nero
È tutto vero
Al Pepe Nero

C'è una canzone se vuoi ballare
Qualunque cosa tu voglia fare
Qualunque cosa tu voglia dire
Per non dannarti, per non morire

Al Pepe Nero
È tutto vero
Al Pepe Nero

2010

lunedì 7 giugno 2010

Senza retorica: "Quando nevica a Milano"

 
Luci basse per la strada
Da Fiorucci, Armani e Prada
C'è chi arriva da lontano
Quando nevica a Milano

Nei suoi occhi sbarazzini
L'innocenza dei bambini
Che si prendono per mano
Quando nevica a Milano

RIT. Quando nevica a Bologna
Non si sente la zampogna
Mentre l'accompagna il piano
Quando nevica a Milano

Quando nevica a Natale
Basta leggere il giornale
Per capire che è alquanto strano
Quando nevica a Milano

Come è bello passeggiare
E per un giorno canticchiare
"Tu vo fa l'americano"
Quando nevica a Milano

RIT. Quando nevica a Bologna
Non si sente la zampogna
Mentre l'accompagna il piano
Quando nevica a Milano

E lei dov'è, che cosa fa
Chissà perché non è più qua
Chissà fra quanto arriverà
Lo spazzaneve

Da Lambrate a Ticinese
Fa le foto il giapponese
Com’è svelta la sua mano
Quando nevica a Milano

E non è quello il Duomo vero
Non è quello il più sincero
S’addormenta piano piano
Quando nevica a Milano

RIT. Quando nevica a Bologna
Non si sente la zampogna
Mentre l'accompagna il piano
Quando nevica a Milano

2010

sabato 29 maggio 2010

Le svastiche di Philip Roth


Integrazione
Comunità
Ebraismo
L’indipendente
Dipendente da tutto e da tutti
La disfida
L’ineluttabile
Il desiderio di sventolare
La bandiera della Rivoluzione Francese
L’impossibilità
Di esserci
L’ineguaglianza
Sociale
La retorica
La maledetta retorica
Halifax
La figlia di Victor Hugo
La secondogenita
Col visino da cerbiatto
I poeti d’oggi
Che scribacchiano
Vociferano senza voce
Cincischiano documenti d'identità
L’improbabile
L’ineccepibile
Il congresso americano
I libri di Philip Roth
Le svastiche di Philip Roth
E ancora ebraismo
Il candelabro a sette braccia
La Menorah
Il monte Horeb
Diaspora
Senescenza
Insipienza
Giovialità
D’accordi presi
Col temporale
Caino e Abele
Lot
Lotteria
Lancillotto
Francesca Bolognini
Il vento che fa brillare i lampioni
Il vento che ulula la notte
Il padre che coccola un sogno
Un figlio che aspetta papà
Sete di bugie
Giostre d'inverosimiglianze
Giocatori di poker
Spiriti ribelli
Cieli tempestati
Leccornie
Giramondo
Draghi di Komodo
Pertugi inviolati
Fantasie a briglia sciolta
Voli in deltaplano
Strafatti di cocaina
Giullari in terra di nessuno
Nel Millesettecento
Nel Millequattrocento
Nel Novecentottanta Avanti Cristo
In mezzo all’insubordinazione di contadini appestati
Esasperati
Trovatori
Cantastorie
Filastrocchieri
Geni del commercio di diamanti
Ordire
Per non ferire
Ordire
Per non morire
Bandire
Per non cadere
Fischiare
Per non dimenticare
L’Ossezia
La Tracia
Il Mar Caspio
L’orizzonte dei Visigoti
I cacciatori di volpi
I figli di puttana della domenica
Indovina chi viene a cena?
Per esempio Gesù?
Per esempio tua madre addormentata
Da mezz’ora sul divano
Con in mano
“L’eroe alternativo?
Di Tim Thorton
La Gazzetta dello Sport
La Settimana Enigmistica
Istigazione a delinquere
Editoria selvaggia
L’amore per le piccole cose
L’appartenenza
Il domani che bussa
La porta che si apre
Una finestra che si chiude
Il tempo che passa
La cinciallegra che canta
L’ossobuco che riappare
L’ostracismo
Il dilettantismo
L’onnipotenza
La megalomania
La pirateria
Il dominio dei potenti
La tracotanza dei benarrivati
La solidarietà dell’ultimo della lista
Il venerdì santo
Indietro tutta
Avanti tutta
Creativo a ponente
Defraudato a oriente
Raggio di sole
Raggio di luna
Matrimoni in vista
Ponderazione
Illibatezza
Sciovinismo
Chiromanzia
Posti di blocco
Idiosincrasie
Oggigiorno s’impone una regola ferrea:
Dimostrare il nulla
Perdurare
Indicare
Gocce di sperma
Intenzionali
Premure sessuali
Giri di boa
Rischi avveniristici
Squilli di tromba
Salvadanai svuotati
Cassintegrati
Giovanotti di periferia
Gomme da masticare
Amori di borgata
Fiumi che scorrono impetuosi
E una zingara che offre a tutti da bere
Convinta della sua magnanimità
Mentre il metrò avanza tentoni
Mancando la materia prima
Soccombe la notte
Albeggia
I campi di grano saraceno
Mentre un ragazzino sussurra qualcosa
Qualcosa d'indelicato
Alla sua fidanzatina
È un modo di fare che appartiene a chiunque
E a chiunque mostra il suo lato debole
Divenire
Divenire
Divenire

venerdì 30 aprile 2010

Senza retorica: "Vizi privati"


Accendi la tv per un po’ di compagnia
E poi ti trovi lì su Telelombardia
Che bell’effetto fa guardare quelle donne
Spogliarsi d’ogni cosa partendo dalle gonne
E che brividi ti dà Maurizia Paradiso
Con quel suo gran sedere e con quel suo bel sorriso
E accetti la realtà di un mondo immaginario
Ora che stai per praticare il vizio solitario

RIT. Hai questa libertà, hai questa libertà
Che mai ti tradirà, semmai ti concederà
Un po’ di amore, qualunque amore
Ma anche questa è, anche questa è
Solitudine
E anche questa è, anche questa è
Sempre la stessa abitudine

Sdraiato sul sofà con quel fazzoletto in mano
Stai aspettando quella che si svesta piano piano
Si svestirà di più, stivali e mutandine
Mamma che sballo sei, con quelle due tettine
E arriva quella che ti porterà alle stelle
La sua sensibilità, il profumo della sua pelle
E spegni la tv che ti ha fatto compagnia
Grazie a quel programma lì su Telelombardia

RIT. Hai questa libertà, hai questa libertà
Che mai ti tradirà, semmai ti concederà
Un po’ di amore, qualunque amore
Ma anche questa è, anche questa è
Solitudine
E anche questa è, anche questa è
Sempre la stessa abitudine

1998

Senza retorica: "Vivian"

Vivian, Vivian che faccia da puttana
Vivian bambina metropolitana
Vivian non arrossisce e non si stanca
Vivian che più la dà e meno arranca

Vivian e gli occhi di un carabiniere
Vivian e un farmacista di Boltiere
Vivian che mamma presto non sarà
Vivian se quest'inverno finirà

Vivian quartiere grigio e popolare
Vivian che il buio non lo sta a guardare
Vivian che bella la Sierra Leone
Vivian la melodia una canzone

Vivian e il paradiso degli inganni
Vivian che a lei nessuno paga i danni
Vivian per bocca e fica può bastare
Vivian son sempre soldi da guadagnare

Vivian pronto il permesso di soggiorno
Vivian c'è un uomo che le ronza intorno
Vivian e un'altra macchina truccata
Vivian e questa notte sciagurata

Vivian arrivederci a chissà quando
Vivian che chi lo sa dove sta andando
Vivian oggi e per sempre la più bella
Vivian nel luccichio di quella stella

2009

Senza retorica: "Vedi"

Vedi
Vedi come è strano
Tanto
Ce l’aspettavamo
Comunque meglio
Di questa ipocrisia
E allora ridi, ridi, ridi...
Anima mia

Luglio
Col bene che ti voglio
Questa ragazza
Non ha abbastanza orgoglio
Dalle sue parti
Ci vuole troppa fantasia
E allora vola, vola, vola...
Anima mia

Vino
Da bere a più non posso
C’è una casetta
Con un portone rosso
E le rotaie
Di questa nuova ferrovia
E allora corri, corri, corri...
Anima mia

Vedi
Vedi come è strano
Tanto
Ce l’aspettavamo
Comunque meglio
Di questa ipocrisia
E allora ridi, ridi, ridi...
Anima mia

2009

Senza retorica: "Valentina"

Sale e scende la nebbia tra i viali di questa città
E corre un treno lontano da me a folle velocità
Oggi che mi riesce solo di piangere come un bambino

Perché è peggio di quanto credessi svegliarmi così
Triste come può solo accadere se tu non sei qui
Qui anche semplicemente per tendermi ancora una mano

Ora che ai miei occhi non sei più
Quel cielo grande che eri tu
Quando dicevi senza te
Non posso stare neanche se
Mi proponessero chissà
Che amore per l’eternità
E quanto altro ancora
E quanto ne sarei sicura

RIT. Il suo nome è Valentina e certe volte parla appena
Che per ogni suo sorriso pagherei una fortuna
Ma dove sei stanotte amore mio, non lo sa nemmeno dio
Figuriamoci chi spera di riabbracciarti ancora

Ma provo a dirmi che in fondo potrei fare a meno di te
E che in fin dei conti di donne così chissà quante ce n’è
Per me che mentre ci penso la osservo una stella passare

Ora che al tuo posto ho qui con me
Un frigo vuoto e un estathè
Che più di tanto non mi dà
Sollievo a questa siccità
Che più ci penso e più ci stai
Nel pieno dei pensieri miei
Nei miei pensieri ancora
Come ieri come allora

RIT. Il suo nome è Valentina e certe volte parla appena
Che per ogni suo sorriso pagherei una fortuna
Ma dove sei stanotte amore mio, non lo sa nemmeno dio
Figuriamoci chi spera di riabbracciarti ancora

1999

Senza retorica: "Va bene così"

Va bene così
E mi ridono gli occhi
Se penso a quegli occhi quando torno a casa e sto con te
E parlo con te
Di quello che eri
Di quando correvi a piedi scalzi in tutta libertà
Di quello che vorrei
Di quello che sarai
Di mamma che fa tardi e non riposa mai
Di Andrea che diverrà
Magari chi lo sa
Il primo uomo che su Marte andrà

RIT. Stessa musica stesso correre
Stessa libertà stesso scegliere
Stessi occhi tuoi stesso ridere
Stessa ingenuità stessa volontà
Stessa voglia di semplicità

Va bene così
Non chiedo di meglio
Che esser tuo figlio anche quando non son lì con te
Che parli di me
Con cuore sincero
A tratti sorpreso nell’accorgerti che il tempo va
E che il tempo dove va
Poi non ritorna più
Se non per nostalgie, ricordi, e oceani blu
Se non per quello che
Tra un po’ ritroverai
In quei nipoti in cui ti specchierai

RIT. Stessa musica stesso correre
Stessa libertà stesso scegliere
Stessi occhi tuoi stesso ridere
Stessa ingenuità stessa volontà
Stessa voglia di semplicità

2000

Senza retorica: "Ungaretti"

 

Ungaretti denti stretti
Cicciolina domattina
Marlon Brando canticchiando
Donadoni mi perdoni
Jovanotti panzarotti
Che Guevara la fanfara
Sara Stucchi occhio ai crucchi
Zia Teresa quanto pesa
Anna Falchi borotalchi
Zio Daniele l’infedele
Aldo Nove quando piove
Ivan Gotti mille notti
Magellano da Milano
La Merini porcospini
Don Gervaso non è un caso
Filomena se la mena
Paolo Conte come un conte
Pavarotti salsicciotti
Pirandello sul più bello
Nonna Pina la cantina
Jerry Scotti gli orsacchiotti
Mastroianni stendi i panni
Romy Schneider synthesizer
Nuvolari la Ferrari
San Michele le candele
Gino Strada l’intifada
Suor Gertrude donna rude
Walter Chiari monti e mari
La Lecciso che bel viso
Mike Bongiorno notte e giorno
Kaurismaki noci e kaki
Gianantonio marcantonio
Filiberto nonno esperto
Colonnese Il giargianese
Caterina la sgualdrina
Isabella la più bella
Gianni Brera il nichilista
Mata Hari non si è vista
Pancho Villa la balilla
Mamma Rosa non si sposa
Teodolinda l’autoblinda
Fra Martino stupidino
Fabio Fazio l’aerospazio
Veronesi congolesi
Flavia Vento cuor contento
Maradona non perdona
Sancho Panza ne ha abbastanza
Martusciello cicciotello
Giamburrasca mani in tasca
Topogigio il cielo è bigio
Mangiafuoco non è un gioco
Marinetti cretinetti
Ammaniti le ammoniti
La Fallaci mille baci

2007