giovedì 30 gennaio 2014

Un sorriso


UN SORRISO

Tu che mi conosci
Tu che intanto cresci
Tu che non mi hai mai visto cantare
Tu che non ne approfitti in amore
Tu che non ti accontenti di amare

RIT. Tu che credi in quello che fai
Tu che non ti scoprirai mai
Tu che parli e un giorno sarai
Un sorriso che non tramonterà

Tu che mi conosci
Tu che intanto cresci
Tu che non mi hai mai visto bambino
Tu che non te ne accorgi se suono
Tu che non mi assomigli a nessuno

RIT. Tu che credi in quello che fai
Tu che non ti scoprirai mai
Tu che parli e un giorno sarai
Un sorriso che non tramonterà

1995 

(Ripescata fra le tante altre scritte, buttate, ricercate...) 

Il fuoco della vanità


IL FUOCO DELLA VANITA'

Gli occhi che guardano oltre le stelle
Son fiori che nascono e poi
Raccontano il nostro colore
Dipinto dal sole più rosso che mai
Qualcuno che chiede rispetto
Si trova costretto a capire oramai
E a contare le corna subite
In un mare di guai

Saprò raccontarti mio giovane amico
Qualcosa che tu non dirai
All'uomo vestito di nero
Sorpreso dal cielo che rinnegherai
Il piatto di un disco segnato dal ritmo
Di un dolce e stonato tictac
Ricorda i tuoi occhi velati di rabbia
Per l'esile uomo in frac

Il tuo guardia boschi non trova gli accordi
Suonati in quell'ultimo jazz
Non trova gli accordi mancanti
Suonati una volta in quel piano bar
Se poi lui ti inventa un'altra scemenza
Io sono sicuro cadrà
Coperto di infamia con poco di lode
Sul fuoco della vanità

1994 

Senza retorica: "Il lanciatore di coltelli"


IL LANCIATORE DI COLTELLI

Il lanciatore di coltelli
Il fischiettare degli uccelli
La nebbiolina all'imbrunire
Della cicala il suo frinire
Le barzellette sui pompieri
Anch'io so leggere i pensieri
Il cacciatore e il suo fucile
I cani e i gatti del cortile

Quante storie passate così
Quanto tempo lontano da qui
Catarì, catarì, catarì…

Le caramelle del discount
Un vecchio libro di Ezra Pound
La guerra santa all'occidente
Ma la Jihad non c'entra niente
Il palazzetto dello sport
C'era una volta anche il jukebox
La vita degli emarginati
La barba lunga dei pirati

Quante storie passate così
Quanto tempo lontano da qui
Catarì, catarì, catarì…

2010

lunedì 27 gennaio 2014

L'umorismo di Joan Cornellà

"La verità è che io non ho nessuna intenzione di fare una critica, almeno deliberatamente o con un obiettivo chiaro. In molti fanno una lettura di matrice política di sinistra dei miei comics. A me invece piacerebbe che il mio lavoro si mantenesse alieno a qualunque posizione política. Non mi piacciono i lavori moralisti, preferisco pensare che si trata di umorismo assurdo. Per me non è altro che umorismo dell’assurdo. Anche se ciò che pensó del mio lavoro è indipendente dal mio stesso lavoro. Ognuno di fatto è libero di interpretarlo come gli piace". 

Joan Cornellà 

sabato 25 gennaio 2014

panni stesi

come ogni anno giriamo per la slovenia a caccia di angoli dall'ampio respiro. tipo questo


venerdì 24 gennaio 2014

Lado Tevdoradze: i colori della Georgia

Lado Tevdoradze was born in 1957 on Septemebr 16. In 1974-1977 and 1979-85 he graduated The Toidze Art Scool and The Academy of Art 1998-2005 Lado Tevdoradze painted the ST.Nicholas church in Narikalafortress with David Khidasheli and also the same yeah they both painted Jvari Patiosani church In Akhmeta.



lunedì 13 gennaio 2014

Lucky Number


Eccentrica quanto basta, capace di stupire e creare ovunque scompiglio con la sua inventiva e originalità. Figlia di un serbo e di un'inglese, finisce per vivere in Russia, dove il padre perde la testa. La madre non ne vuole sapere dei problemi del marito, divorzia e vola con i quattro figli a Hull, piccola cittadina anglosassone. Qui si ricostruisce una vita e permette a Lene di conoscere Les Chappell, cantante e compositore che per primo si accorge del suo talento. Frequenta gli ambienti inglesi più squallidi, si veste all'impazzata, con colori e trucchi stravaganti, conosce Salvador Dalì e canta brani di rock acustico. Cambia casa, va in Francia, dove nel tempo libero presta la sua voce per film horror e dà una mano a Cerrone, star della disco music. Fa il botto con "My Ding-A-Ling" di Chuck Berry e firma per la Stiff Records che la consacra con i suoi dischi più leggendari. "Lucky Number", la sua canzone più nota, risale al 1978. Oggi Lene Lovich - di cui va anche ricordata l'incredibile partecipazione a Sanremo nel 1982 - è caduta nel dimenticatoio ma va ancora in giro a fare concerti.