mercoledì 20 febbraio 2013

La morte di Aleksandra

Data la mia passione per gli scritti di Turgenev, è davvero giunto il momento di pensare a un'opera incentrata sul realismo di "Memorie di un cacciatore". Penserei, dunque, a una decina di canzoni, per dar vita a una specie di concept album, per il quale spero di riuscire almeno stavolta a recupera un violoncello! Ecco il primo brano, che segna anche la fine della raccolta "Senza retorica", che proseguiva ininterrotta dal 1993 (per un totale di 165 canzoni!).


Senti la pioggia come cade
La notte che ci assale
Il vino da stappare non conviene più

Non servono i capricci
Non basta più pregare
Benché paradossale sia chiamarla gioventù

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

Guarda, che faccia da paura
La febbre la consuma
Ma il fuoco fallo andare, andare ancora un po’

Signora non è il caso
Potrebbe rinsavire
Mi stia, mi stia a sentire non la mollerò

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

Forza preparami un intruglio
Capace di ascoltare
Capace di guarire tutto quello che non va

Ma arrivano i pinguini
Arrivano le mosche
Fa tanto troppo freddo, in questa lurida città

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

E adesso, adesso tutto tace
Che brividi la pace
Perfino il vento per un po’ non soffierà

Magra consolazione
La primavera arriva
Sbadigliano le rose per l'eternità

2013

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