Data la mia passione per gli
scritti di Turgenev, è davvero giunto il momento di pensare a un'opera incentrata
sul realismo di "Memorie di un cacciatore". Penserei, dunque, a una decina di
canzoni, per dar vita a una specie di concept album, per il quale spero di
riuscire almeno stavolta a recupera un violoncello! Ecco il primo brano, che
segna anche la fine della raccolta "Senza retorica", che proseguiva
ininterrotta dal 1993 (per un totale di 165 canzoni!).
Senti la pioggia come cade
La notte che ci assale
Il vino da stappare non
conviene più
Non servono i capricci
Non basta più pregare
Benché paradossale sia
chiamarla gioventù
RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
Guarda, che faccia da paura
La febbre la consuma
Ma il fuoco fallo andare, andare
ancora un po’
Signora non è il caso
Potrebbe rinsavire
Mi stia, mi stia a sentire non
la mollerò
RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
Forza preparami un intruglio
Capace di ascoltare
Capace di guarire tutto
quello che non va
Ma arrivano i pinguini
Arrivano le mosche
Fa tanto troppo freddo, in
questa lurida città
RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
E adesso, adesso tutto tace
Che brividi la pace
Perfino il vento per un po’
non soffierà
Magra consolazione
La primavera arriva
Sbadigliano le rose per
l'eternità
2013