Le cose sono andate come segue. Valentina l'aveva lasciato che era quasi giugno, e Diego si era ritrovato di punto in bianco senza fidanzata. Stette male per un po', per un bel po', ma alla fine, dall'autunno, decise che era ora di reagire. Un giorno andò a trovare un'amica al sesto piano di via Celoria, dove sorgono i laboratori di fisiologia vegetale… Non trovò l'amica, ma un'amica dell'amica, una biondina, la quale gli disse che chi cercava, quel giorno, non c'era. L'indomani l'amica di Diego si presentò in via Celoria e le andò incontro C: voleva dirle che il giorno prima un tale l'aveva cercata, aggiungendo, felicemente, che non era affatto male. Il blu gli donava. Da lì a poco l'amica di Diego rivelò quindi all'amico che C aveva detto che era un bel tipo. Diego non se lo fece ripetere due volte. Lasciò passare qualche giorno, poi, una mattina col sole splendente, tornò al sesto piano di via Celoria, questa volta non per cercare l'amica, ma l'amica dell'amica, appunto C.
C lo accolse col sorriso sulle labbra. Diego le propose, non senza emozione, di uscire con lui una sera. E lei, incredibilmente, gli rispose di sì, ma solo dopo essere rientrata dall'Olanda, dove sarebbe dovuta andare per non si sa bene quale missione professionale.
Il ragazzo, andatosene, prese a fantasticare come un fanciullo. C le aveva detto praticamente solo "ciao", ma nel suo cuore e nella sua anima già sperava che il loro amore potesse durare per sempre. Non è da tutti, al giorno d'oggi, essere così romantici. Aspettandola, però, non si rese conto che presto avrebbe dovuto sostenere l'esame di mineralogia e così, durante le lezioni col Crespi, anziché pensare al sistema trigonale… E così all'appello di novembre cadde miseramente sulla barite e sul suo peso fin troppo eloquente. Insomma, in questo modo andarono le cose, di più non si può dire. Soprattutto non si può dire come andarono poi le cose, cioè se i due uscirono veramente, e se oggi stanno ancora insieme come auspicava Diego…
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