Tutti sanno di Fabrizio De Andrè, ma quasi nessuno di Vittorio Centanaro, grazie al quale il Grande genovese ha dato vita a "La guerra di Piero". Centanaro, genovese del 1929 (scomparso nel 2011) lavorerà per tutta la vita in un ufficio postale, ma dedicherà tutto il suo tempo libero allo studio della chitarra classica e alla rielaborazione di antichi brani medievali. Prenderà le prime serie lezioni di chitarra a quarant'anni, allergico a qualunque accademia, in primis il conservatorio. Incontra i cantautori negli anni Sessanta: Gino Paoli, Bruno Lauzi e soprattutto Fabrizio De Andrè. Con lui, oltre alla Guerra di Piero, affina "Si chiamava Gesù" e "Fila la lana". Vive l'unico vero momento di gloria nei primi anni Settanta esibendosi al Teatrino di piazza Marsala, dove propone musiche rinascimentali e barocche che rimandano ai "successi" dei troubadour provenzali. Il suo brano più celebre è del 1972 e si intitola "Viva la Rosa".
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