mercoledì 27 febbraio 2013

serata pizza


noce
allora?
come butta?
niente di che
in che senso?
dai non fare scemenze
io?
tu sei diverso
come?
accidenti a te
e allo zio mero
allo zio mero, ah, ah
purtroppo s'è rotto il cesto della frutta
dio mio, e adesso?
ridi?
ride
chi?
tua suocera
perché pensi a lei?
mah, così

Airlines with flights to Zurich

veronica falls non smettono di stupire e il secondo disco è ancora + bello del primo andrei a zurigo a vederli ma come?

lunedì 25 febbraio 2013

teutonica


dunque vedremo
se riusciremo ancora a cavarcela
con il romeno teutonico
mr. sergiu celibidache
grande direttore dei berliner
segretamente innamorato
della moglie del mio amico
protagonista indiscussa
della copertina di un libro  
o un romanzo di tendenza
libero da preconcetti
e neuroni svogliati
come dovrebbe essere
ogni buon librino che si rispetti
della hoepli, possibilmente
acquistato per poche lire 

mercoledì 20 febbraio 2013

La morte di Aleksandra

Data la mia passione per gli scritti di Turgenev, è davvero giunto il momento di pensare a un'opera incentrata sul realismo di "Memorie di un cacciatore". Penserei, dunque, a una decina di canzoni, per dar vita a una specie di concept album, per il quale spero di riuscire almeno stavolta a recupera un violoncello! Ecco il primo brano, che segna anche la fine della raccolta "Senza retorica", che proseguiva ininterrotta dal 1993 (per un totale di 165 canzoni!).


Senti la pioggia come cade
La notte che ci assale
Il vino da stappare non conviene più

Non servono i capricci
Non basta più pregare
Benché paradossale sia chiamarla gioventù

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

Guarda, che faccia da paura
La febbre la consuma
Ma il fuoco fallo andare, andare ancora un po’

Signora non è il caso
Potrebbe rinsavire
Mi stia, mi stia a sentire non la mollerò

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

Forza preparami un intruglio
Capace di ascoltare
Capace di guarire tutto quello che non va

Ma arrivano i pinguini
Arrivano le mosche
Fa tanto troppo freddo, in questa lurida città

RIT. E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà

E adesso, adesso tutto tace
Che brividi la pace
Perfino il vento per un po’ non soffierà

Magra consolazione
La primavera arriva
Sbadigliano le rose per l'eternità

2013

domenica 17 febbraio 2013

venerdì 15 febbraio 2013

egemonie storiche


danza che balla
billa che bulla
danza la bolla
balla che ti passa
ramazza il pianerottolo
rabarbaro zucca
fiori di zucca
e di gelsomino
cartoons
liberi di notte
di andare a dormire
dove si acquieta il sole
riposano fra le frasche
di vino e ancelle
e buone dimenticanze
e calze coi buchi
fraseggi stonati
di canzoni antiche
antiche come i mari
e la farina dei cromagnonoidi
in barba alla visibilità
charles darwin in motocicletta
il beagle ragazzino
fisime di stato
lugubri presagi
marzo e aprile
ritorna il bel tempo
e andiamo in motoretta
a visitare le alpi
col nonno grigio
e il cane pastore
e la nonna lupa
figlia puttana
livore è dio
in sottoveste
a piedi piatti
investe un maggiolino
con le ali di carbone
fischia il maestrale
ondeggiano le coste
arrabbiano i gabbiani
cincischia la scolopendra
abdicano i bambini
fuori la nebbia ride
gioca a scala quaranta
cecilia beccheggia
andiamo in guerra
contro gli arrotini
e i capimastri
ripetere all'infinito
le egemonie della storia

martedì 12 febbraio 2013

(non) aspettando sanremo


rapsodia gitana è andata
ora un po’ di musica
come questa di milano
da non confondersi, si spera
benché non ami né di qua
né di là
s'è dimesso anche il papa
e sta per iniziare sanremo
vorrà dire qualcosa
non vorrà dire niente 

lunedì 4 febbraio 2013

come la prima volta

Ci fu un tempo in cui le giornate estive duravano secoli e un semplice passo era come compiere un viaggio di andata e ritorno dalla Luna. Almeno due cose sono in grado di riportare a quelle atmosfere: gli effluvi della Star e le canzoni di Francescone