mercoledì 31 marzo 2010

Senza retorica: "Il viaggio"


È innamorarsi d’estate, è fare finta di niente
È questo mare, è questa voglia di poterti amare
È questo caldo di luglio, è un modo di stare meglio
È questo anno meravigliosamente andato bene

Sei tu che chiedi pazienza e pazienza non ne hai
O sono io che aspetto qualcosa che non puoi darmi ancora

RIT. Un paio d’ali per volare e un altro modo di vedere
Che se siamo sempre insieme non è solo per sognare
O la tua bocca per gridare che non c’è niente di migliore
E che questo nostro amore…
È un altro modo di viaggiare

È un’abitudine al gioco è un vizio che costa poco
È quest’attesa che piano piano mi fa stare male
È la tua faccia pulita è un giorno rivederti cresciuta
È un altro autunno che presto o tardi dovrà arrivare

Sei tu che cerchi riposte, ma di domande non ne fai
O sono io che aspetto un sorriso che non puoi farmi ancora

RIT. Un paio d’ali per volare e un altro modo di vedere
Che se siamo sempre insieme non è solo per sognare
O la tua bocca per gridare che non c’è niente di migliore
E che questo nostro amore…
È un altro modo di viaggiare

Di dirti che mi piace stare qui con te
Di dirti che vorrei restare ancora qui con te
Di dirti che mi piace stare qui con te… così

1998

Senza retorica: "Il prete di Ratanà"


Oggi ho male qui, ieri avevo male là
Fra un po’ chi lo sa che cosa mi capiterà
Mal di pancia no, mal d’amore non si può
Forse è l’ulcera, davvero non lo so

Mamma mia, forse è solo ipocondria
Ma se anche fosse qualche strana malattia

RIT. C’è già chi fa al caso mio
È un apostolo di Dio
Lui sì che mi guarirà
L’u l’è il pret da Ratanà (2v)

Mi capisi no cusal’è che g’ha el me om
Che l’è sempar strach, al sa’l signur se ghem da fa
Mangia semper poch, po l’è magher cu’m on ciod
Varda cumal’è cunscià, cun quel c’a ghem da laurà

Mamma mia, forse è solo fantasia
Ma se anche fosse qualche strana malattia

RIT. C’è già chi fa al caso mio
È un apostolo di Dio
Lui sì che mi guarirà
L’u l’è il pret da Ratana (2v)

Cun t’i bagai a sem in tucc una ventina
Che bel che bel parèm propi n’a comitiva
Cun’t i biroch ‘riverem d’uman matina a Ratanà

2002

Senza retorica: "Il picchio verde"


Canzone scritta e composta da Giorgio Grossi, Achille Gallavresi, Mauro Pirondi, per il professor Giovanni Testori (1923 – 1993)

Il picchio verde ha un buco nelle mutande
L’ha fatto sulle rocce delle Ande
Un giorno il buco si è ingrandito
Perché il professor Testori gli ha messo un dito
Son queste le ultimissime del mondo
Che in fondo, in fondo, in fondo, resteran

1949

lunedì 29 marzo 2010

Senza retorica: "Il matrimonio di Ludmila"


In Romania, in Romania
Fa sempre freddo in Romania
Non c’è nessuno che mi vuol bene
E come ghiaccia il sangue nelle vene

In Romania, in Romania
C’è troppa gente da buttare via
E non c’è spazio per le illusioni
Né per le note di belle canzoni

RIT. Ma fra poco me ne andrò, con lui mi sposerò
E da lui milioni di figli avrò
Per lui, per quello che sarà, la mia felicità
Di non ritornare più qua

In Romania, in Romania
La notte è pazza in Romania
Non c’è una storia da raccontare
E non serve a niente ridere e scherzare

In Romania, in Romania
Il paradiso è una grossa bugia
E non c’è niente da immaginare
Nemmeno un giorno da correre al mare

RIT. Ma fra poco me ne andrò, con lui mi sposerò
E da lui milioni di figli avrò
Per lui, per quello che sarà, la mia felicità
Di non ritornare più qua

2004

Senza retorica: "Il fantasma del Mirabel"


La Luisina del Luisin
A l’era drè prega, a l’era drè
La Luisina del Luisin
A l’era drè pregà, a l’era drè
A l’era drè pregà per al so hom
A l’era drè pregà per quater pom
Quel dì che la purtava no al capel
E l’ha vist pasà… il fantasma del Mirabel

La Luisina del Luisin
A l’era drè specià, a l’era drè
La Luisina del Luisin
A l’era drè specie, a l’era drè
A l’era drè specie de turnà a cà
A l’era lì con tun rosari in man
Quel dì che la purtava no al capel
E l’ha vist pasà… il fantasma del Mirabel

La Luisina del Luisin
A l’era drè cantà, a l’era drè
La Luisina del Luisin
A l’era drè cantà, a l’era drè
A l’era drè cantà l’Ave Maria
A l’era lì insema a la sua zia
Quel dì che la purtava no al capel
E l’ha vist pasà… il fantasma del Mirabel

2005

Senza retorica: "Il cimitero di Crespi"



In una sera così
È tutto troppo normale e quasi tutto fa male
In una sera così
In una sera così
Che non sappiamo che fare e non si sa cosa dire
In una sera così

Sì ci vorrebbe qualche cosa che sapesse di qualcosa come il brivido di un arbre-magic
O ci vorrebbe che tornasse Gesù Cristo e ci dicesse che hanno aperto una nuova boutique

E allora anche questa sera, un’altra idea nel cuore c’è già

RIT. Al cimitero di Crespi, quello sì che è un posto dove andare
Al cimitero di Crespi, là sì ci si può divertire
Al cimitero di Crespi, quello sì che è un posto da vedere
E se non ci fosse sarebbe da inventare

In una sera così
È come sempre la moda ad indicarci la strada
In una sera così
In una sera così
Che non possiamo annoiarci, tantomeno assopirci
In una sera così

Ci si potrebbe far notare impegolandoci a dovere o distruggendo le vetrine di un bar
O basterebbe che qualcuno incominciasse a far baccano immaginandosi un futuro da star

E allora anche questa sera, un’altra idea nel cuore c’è già

RIT. Al cimitero di Crespi, quello sì che è un posto dove andare
Al cimitero di Crespi, là sì ci si può divertire
Al cimitero di Crespi, quello sì che è un posto da vedere
E se non ci fosse sarebbe da inventare

È un ombra che aspetta è un attimo che scotta, è andare lontani è stringerci le mani
È un cielo imbrunito è un cigno immacolato, è un gioco immorale è soprannaturale

1997

Senza retorica: "I was born"


I was born in New York City
I was born in Albany
I was born in Oklahoma
I was born in Menphis, Tennessee

I was born in Austin, Texas
I was born in New Orleans
I was born in Sant’Antonio
I was born in Jackson, Jacksonville

I was born in Philadelphia
I was born in Burlington
I was born in Arizona
I was born in Seattle, Washington

2006

Senza retorica: "Ho visto William Blake"


Ho visto William Blake giocare a nascondino
Ho visto William Blake pestare un secondino
Ho visto William Blake dipingere una rosa
Ho visto William Blake fischiare a una sposa
Ho visto William Blake scalare una montagna
Ho visto William Blake sbucciare una castagna
Ho visto William Blake fumare marijuana
Ho visto William Blake suonare una campana

RIT. E ho visto cose che non si posson dire
E ho visto lei truccata da Madonna
E ho visto cose che non si posson fare
E ho visto lei perdutamente donna

Ho visto William Blake rubare un archibugio
Ho visto William Blake raggiungere un rifugio
Ho visto William Blake cullare una bambina
Ho visto William Blake nascondersi in cantina
Ho visto William Blake puntare all'enalotto
Ho visto William Blake soccombere a un complotto
Ho visto William Blake dirigere un giornale
Ho visto William Blake sfidare il temporale

RIT. E ho visto cose che non si posson dire
E ho visto lei truccata da Madonna
E ho visto cose che non si posson fare
E ho visto lei perdutamente donna

Ho visto William Blake contare uno a uno
Ho visto William Blake volare su Nettuno
Ho visto William Blake sfilare un reggiseno
Ho visto William Blake tornare a casa in treno
Ho visto William Blake inscriversi a una setta
Ho visto William Blake girare in bicicletta
Ho visto William Blake dormire in mezzo al prato
Ho visto William Blake concedersi un gelato

RIT. E ho visto cose che non si posson dire
E ho visto lei truccata da Madonna
E ho visto cose che non si posson fare
E ho visto lei perdutamente donna

Ho visto William Blake raccogliere i mirtilli
Ho visto William Blake tirare su i birilli
Ho visto William Blake cadere dalle scale
Ho visto William Blake far festa a carnevale
Ho visto William Blake parlare portoghese
Ho visto William Blake cantar la marsigliese
Ho visto William Blake stuprare una regina
Ho visto William Blake con una assai carina

RIT. E ho visto cose che non si posson dire
E ho visto lei truccata da Madonna
E ho visto cose che non si posson fare
E ho visto lei perdutamente donna

Ho visto William Blake discutere di niente
Ho visto William Blake salvare tanta gente
Ho visto William Blake comprare un aquilone
Ho visto William Blake volare su un pallone
Ho visto William Blake uccidere un cammello
Ho visto William Blake fermarsi sul più bello
Ho visto William Blake soffiare su una fiamma
Ho visto William Blake baciare la sua mamma

RIT. E ho visto cose che non si posson dire
E ho visto lei truccata da Madonna
E ho visto cose che non si posson fare
E ho visto lei perdutamente donna

2008

Senza retorica: "Giulio"


Giulio non ha tempo di fotografare
Giulio non ha voglia nemmeno di salutare
Giulio è un pezzo grosso della discografia
Giulio è un esibizionista, facile anche all’ira

RIT. Giulio non è come dici tu
Giulio non ti far vedere
Giulio non discutere con me
Giulio è da ricoverare

Giulio è un osso duro della televisione
Giulio mostra a tutti un po’ del suo pancione
Giulio ride, scherza e parla ancora al telefonino
Giulio è un professionista serio, non è mica un ragazzino

RIT. Giulio non è come dici tu
Giulio non ti far vedere
Giulio non discutere con me
Giulio è da ricoverare

Giulio è sempre attento ai gusti della gente
Giulio non sopporta la musica pesante
Giulio ha troppi amici e non è amico di nessuno
Giulio è un affarista nato, è lui il numero uno

RIT. Giulio non è come dici tu
Giulio non ti far vedere
Giulio non discutere con me
Giulio fatti rispettare

2008

Senza retorica: "Giovani"


Giovani quando la neve cade
Giovani correre sulle autostrade
Giovani polvere di sogni e stelle
Giovani ridere a crepapelle
Giovani pronti a spaccare il mondo
Giovani giovani dal culo tondo
Giovani quando è la prima volta
Giovani dall'aria un po’ sconvolta
Giovani come un arcobaleno
Giovani fuori col ciel sereno
Giovani pace e rivoluzione
Giovani senza una religione

RIT. E se sarai tu, se sarai io non lo so, io non lo so
E se sarai tu, se sarai io non lo so, però

Giovani bere come animali
Giovani titoli di giornali
Giovani ecxtasy in discoteca
Giovani che il tempo non si spreca
Giovani giovani fino a domani
Giovani serpi, giovani cani
Giovani dischi da scaricare
Giovani baciarsi in mezzo al mare
Giovani Kierkegaard cosa dice
Giovani Nietzsche non si capisce
Giovani saltare come rane
Giovani un po’ santi, un po’ puttane

RIT. E se sarai tu, se sarai io non lo so, io non lo so
E se sarai tu, se sarai io non lo so, però

Giovani di destra e di sinistra
Giovani sai cos'è un'aspidistra
Giovani giovani maquillage
Giovani a cui piace il decoupage
Giovani tiri di marijuana
Giovani nuvole di tramontana
Giovani della televisione
Giovani campioni di pallone
Giovani nati motociclisti
Giovani impavidi carrieristi
Giovani che il tempo passa fretta
Giovani che il vento non aspetta

RIT. E se sarai tu, se sarai io non lo so, io non lo so
E se sarai tu, se sarai io non lo so, però

2005

Senza retorica: "Giamaica"

Detto di chi non sa neanche ridere di sé
Malmostoso neanche forse, comico perché
Questa storia ha senso solo se senso non l’ha
Che piangere fa

Nei tuoi occhi, signorina, diglielo chi è lui
Litigiosi quanto basta, non lo saprai mai
Stella della sera, stella di Cinecittà
L’amore che dà

RIT: Ma in Giamaica
Là sì che si vive bene, là sì chissà che
Ma in Giamaica

Pippicalzelunghe scrivi azioni fai da te
Troppe e inopportune volte ho chiesto cosa c’è
Al di là del mare, al di là dei pensieri tuoi
Non dirmi che poi

Scivolando questa sera presto atterrerà
Sopra a letti sfatti che nessuno mai farà
Mentre mio marito dorme e russa ancora di più
E non è Gesù

RIT: Ma in Giamaica
Là sì che si vive bene, là sì chissà che
Ma in Giamaica

Dove l’estate li prende a pedate
L’inverno, la nebbia, lo smog
Dove la gente sorride indulgente
E si spreca col Where are you from
E questa che c’è
Non è musica adatta per me
Questa musica, questa città
Questa pubblicità

2005

Senza retorica: "Ghiacciolo"



Innamorato di te lo sarei stato davvero
Lo sarei stato perché, non sarà mica un mistero
Sei sempre stata così piuttosto interessante
Con quelle labbra addobbate dai sogni proibiti di troppa gente

E non mi dire che sei innamorata di lui
Di quello che si può tranquillamente pensare un ragazzo ok
Che non ti chiamerà mai, ghiacciolo o ghiacciolino
Che non s’impadronirà mai sul serio del tuo seno

E allora dimmi perché non ne vuoi proprio parlare
E se davvero ti fa così tanta paura il mio amore
Mi piaci come sei, se piangi più che mai
Mi piace come sei, e dovunque te ne andrai

RIT. Mi piacerebbe davvero davvero venirti ancora a svegliare
Sfiorare le tue lenzuola fingendo di stare male
Immaginando che bello sarebbe poterti ancora baciare
Arrivederci cielo
Arrivederci amore

E passi passi la sera e passi se c’ha premura
Vorrei incontrarti stasera per non mollarti più

RIT. Mi piacerebbe davvero davvero venirti ancora a svegliare
E sfiorare le tue lenzuola fingendo di stare male
Immaginando che bello sarebbe poterti ancora baciare
Arrivederci cielo
Arrivederci amore

1999

Senza retorica: "Gerusalemme"


Gerusalemme ma vie
Gerusalemme la nuit
Gerusalemme porquoi
Gerusalemme avec moi
Gerusalemme toujour
Gerusalemme l’amour
Gerusalemme la nuit
Gerusalemme ma vie

2007

sabato 27 marzo 2010

Senza retorica: "Gastroenterite"


Un giorno strano di onnipotenza
Lei arriva priva di ogni consistenza
Ti salta addosso, ti siede accanto
E ridà vita a ogni tuo rimpianto

Una carogna, un rompiballe
Un cataclisma senza troppe falle
Un maremoto nell'intestino
Le foglie morte dentro un lavandino

Un giorno stanco di appartenere
Al regolare canto di un sedere
La faccia smorta di certe spose
Quell'idiosincrasia per mille cose

Il direttore dell'acquedotto
Ritiene che qualcosa si sia rotto
Ma non sa neanche lui che cosa fare
Domani un tubo proverà a cambiare

Sodio, potassio, cloruremia
Non si sa bene da che parte stia
Col portinaio del colon-retto
O la sentinella del gabinetto

Un giorno strano di onnipotenza
Lei arriva priva di ogni consistenza
Ma non dimentica la dinamite
Ché il vero nome suo è gastroenterite

2010

Senza retorica: "Foglie d'autunno"


Il cielo è grigio, il cielo è blu
E se chiudo gli occhi sei di nuovo tu
Fa un po’ più freddo e nell’aria c’è
Un tiepido profumo di te

Le foglie che vedi già cadon giù
L’autunno è ormai arrivato e i grilli non si senton più
Vien presto sera e per la città
Che strano bell’effetto che fa

RIT. E c’è c’è che non c’è
Quello che io vorrei davvero
Tu che mi dai solo un po’
Di quel tuo amore pieno
E c’è c’è che non c’è niente se
Mi sorridi a rate tu che già sai sei
Per me
Un’altra bella estate

E abbaia un cane, ma chi lo sa
Se per dispetto oppure per necessità
La strada è buia ma in fondo c’è
La tua finestra accesa per me

RIT. E c’è c’è che non c’è
Quello che io vorrei davvero
Tu che mi dai solo un po’
Di quel tuo amore pieno
E c’è c’è che non c’è niente se
Mi sorridi a rate tu che già sai sei
Per me
Un’altra bella estate

1999

Senza retorica: "Flora"

Eccolo il sole, eccolo entrare
Dalla finestra fin quaggiù
Qui dove niente è più come prima
Più come ieri negli occhi suoi blu

È amore è amore, quel bersagliere
Che mi ha voluta un po’ con sé
Chissà se è vivo, chissà se è vero
E se come allora da me tornerà

RIT. E me ne sto qui ad aspettare
Un’altra storia da raccontare
Mi piace sempre pettegolare sulla gente che vien qua
Mi piace sempre perché percome
Tutti conoscono il mio vero nome
C’è ancora tempo per la pensione
E certo non mi basterà

Vai via vai via malinconia
Ti prego vattene da qui
Che son già sola e non mi consola
Nemmeno un giorno di sole così

Eccome eccome se è questo il nome
Lo stesso che mi ha dato lui
Mi chiamo Flora e come allora
Vendo bretelle, mutande, bijou

RIT. E me ne sto qui ad aspettare
Un’altra storia da raccontare
Mi piace sempre pettegolare sulla gente che vien qua
Mi piace sempre perché percome
Tutti conoscono il mio vero nome
C’è ancora tempo per la pensione
E certo non mi basterà

2003

Senza retorica: "Fabi"


Lei non sa bene che cosa farà
Lei non sa bene cosa ha
Più di una volta le ho chiesto perché
Più di una volta cos’è
Che ci fa stare così bene insieme
Che ci fa stare bene qui
Tra queste nuvole che passano

RIT. Lei non sa bene lei non sa che fare
Di questo amore che basta a me
Lei non sa bene non sa dove andare
Di questo amore non sa il perché
Se c’è un domani da salvaguardare
Probabilmente non ci penserà
Lei non sa bene non sa dove andare
Lei non sa dove va

No non mi scordo quel giorno con lei
Tremo al pensiero di noi
Su quel sentiero tra boschi e chissà
Quante le luci in città
Poi quel che accadde accadde all’improvviso
E sul suo sorriso si fermò
Per quanto tempo il tempo non lo so

RIT. Lei non sa bene lei non sa che fare
Di questo amore che basta a me
Lei non sa bene non sa dove andare
Di questo amore non sa il perché
Se c’è un domani da salvaguardare
Probabilmente non ci penserà
Lei non sa bene non sa dove andare
Lei non sa dove va

Se davvero fosse vero
Questo sole che ci scalda
Se davvero resterai con me
Senza come quando e se
Senza come quando

2003

Senza retorica: "Everest"


Io so solo che
Di neve ce n’è in abbondanza quanto basta per me
Io so solo che ci sei

Io so solo che
Sciare a Chamonix non è come sul monte Everest
Io so solo che ci sei

Eccome se ci sei eccome se vorrei
Averti qui fra le mie braccia per l’eternità
Eccome se ci sei eccome se vorrei vivere con te

Io col mio snowboard
Anche se so che un giorno o l’altro a casa non ritornerò
Io col mio snowboard vedrai

Io col mio snowboard
Sfidando chissà quali piste in cima al mondo arriverò
Io col mio snowboard vedrai

Eccome se vedrai eccome se vorrai
Avermi li fra le tue braccia per l’eternità
Eccome se vedrai eccome se vorrai vivere con me

Là dove ieri camminavi solo tu
Là dove il cielo è sempre blu

2003

Senza retorica: "Eroinomani"


Già meglio di così non si può stare
Un buco che si può già pregustare
E quei ragazzi là che fine han fatto
Chi gli restituirà un po’ di affetto
Morire non si può per così poco
L’eroinomane scherza col fuoco
L’eroinomane che c’era allora
Per un’altra volta qui, per un’altra volta ancora

RIT. Eroinomani eroi per caso
Eroinomani il caso è chiuso

E Francesco non c’è più ma chi l’ha ucciso
Non si guadagnerà il paradiso
L’indifferenza è sputtanamente
L’estate che verrà per troppa gente
E quel bel sole che ci stava a cuore
Non brillerà mai più nel nostro cuore
E allora anch’io mi drogherò ma di nostalgia
E Andrea lo cercherò dovunque dovunque sia

RIT. Eroinomani eroi per caso
Eroinomani il caso è chiuso

Oltre la memoria un’orchestra suonerà
Oltre il desiderio di rivederli ancora qua

Un dio non basta più per quei ragazzi
Cresciuti come me, cresciuti pazzi
Chi la rimpiangerà la loro storia
Chi gli restituirà un po’ di gloria
Felici come noi non son mai stati
E allegri come noi non gli han voluti
E Carmine dov’è e con chi se n’è andato
Un grande chimico sarebbe, sarebbe stato

1998

venerdì 26 marzo 2010

Senza retorica: "Era Milano"


Era Milano la gente che passa, era Milano il baccano dei tram
Era Milano metropolitana, era Milano l’insegna di un bar
Era Milano i piccioni del duomo, era Milano l’università
Era Milano un negozio di dischi, era Milano e ora cosa sarà

Era Milano le luci del centro, era Milano fumare in città
Era Milano ma non il suo accento, era Milano e altre comodità
Era Milano da ridere ancora, era Milano da ridere qui
Era Milano e non era Parigi, era Milano e non è più così

Era Milano la via Solferino, era Milano piazzale Cavour
Era Milano i navigli di sera, era Milano come un dejà vu
Era Milano Alessandro Manzoni, era Milano il pret da Ratanà
Era Milano Giovanni Testori, era Milano anche Jerry Calà

Era Milano in un centro sociale, era Milano lei vota DC
Era Milano Palazzo Marino, era Milano quell'altro PCI
Era Milano la Lega Lombarda, era Milano può darsi non so
Era Milano un bel principe azzurro, era Milano che gioia però

Era Milano il tuo dolce sorriso, era Milano la tua bell’età
Era Milano baciarti le labbra, era Milano saltare qua e là
Era Milano parlarti di neve, era Milano parlarti di me
Era Milano e tu eri speciale, era Milano tutto quello che c’è

Era Milano Natale alla Standa, era Milano un distratto Gesù
Era Milano il palazzo del ghiaccio, era Milano Jannacci in tv
Era Milano la prima alla Scala, era Milano alla corte del re
Era Milano con Giovanni D’Anzi, era Milano un amaro e un caffé

Era Milano coi dì della merla, era Milano ti va da via al cul
Era Milano col Barbapedana, era Milano me vegn de tra su
Era Milano che bella la vita, era Milano con tanti chissà
Era Milano le luci a San Siro, era Milano ma senza Kakà

Era Milano le Cinque giornate, era Milano il Radetzky è già qua
Era Milano la Scapigliatura, era Milano che freddo che fa
Era Milano la nebbia che arriva, era Milano il bel tempo che fu
Era Milano un vestito alla moda, era Milano la tua gioventù

Era Milano la gente che passa, era Milano il baccano dei tram
Era Milano metropolitana, era Milano l’insegna di un bar
Era Milano i piccioni del duomo, era Milano l’università
Era Milano un negozio di dischi, era Milano e ora cosa sarà

2008

Senza retorica: "Elisa"

Elisa hai già bevuto troppo
È strano ma forse stai piangendo
Perché una lacrima ti scorre sulla mano
In questa sera al centro di Milano

Io già lo so, Vittorio se n’è andato
Ma in fondo quante volte l’hai tradito
E Andrea non ti sopporta più
E non è neanche questo il mondo che volevi tu

RIT. Oggi è un giorno triste perché
Nessuno più s’è innamorato di te
Che hai preso in giro tutti quanti si sa
Pur di dare un tono a quella tua ingenuità
Che poi in realtà
È il vizio di chi amore non ne ha
E adesso bere serve a poco ormai
Serve a poco e anche tu lo sai

E ora ti mette un po’ paura
Accorgerti che sei davvero sola
E che studiare non ti soddisfa più
In queste ore buie di gioventù

RIT. Oggi è un giorno triste perché
Nessuno più s’è innamorato di te
Che hai preso in giro tutti quanti si sa
Pur di dare un tono a quella tua ingenuità
Che poi in realtà
È il vizio di chi amore non ne ha
E adesso bere serve a poco ormai
Serve a poco e anche tu lo sai

2000

Senza retorica: "E' già tardi"


È già tardi questa sera
Forse è meglio che io vada
Io che cosa, tu non sei più tu
Tu che cosa non combini
Con quei quattro ciarlatani
Tu soltanto un giocattolo
Nelle mani di
Del primo che si butta e resta lì
Ad aspettare fino a quando tu
Non gli dirai che è ancora presto amore

RIT. Dimmi dimmi che, dimmi dimmi se, dimmi dimmi che
Innamorata ancora
No che non lo sei che non lo sarai no che non lo sei
Se non di me

È una notte così strana
Che potrei strappar la luna
Da un bel cielo e regalarla a te
Vorrei essere sincero
E non nasconderti che t’amo
Ma ho paura di vedere che
Non sei come sei
Non sei nemmeno l’ombra che tu fai
Sei tutto e non sei niente ma se vuoi
Dillo anche me che è ancora presto amore

RIT. Dimmi dimmi che, dimmi dimmi se, dimmi dimmi che
Innamorata ancora
No che non lo sei che non lo sarai no che non lo sei
Se non di me

Un’ombra che non c’è
Nel male che mi fa
Il cielo dopo una tempesta in questa piccola città
Ancora ti vorrei dire
Vorrei parlare
Di come è bellissimo starti a guardare…

2002

Madeira, Oreno

Senza retorica: "Edimburgo"


A Edimburgo non voglio tornare
A Edimburgo ho lasciato il mio cuore
A Edimburgo la neve scendeva e riempiva le strade

Nei suoi occhi mi vorrei specchiare
E come allora la vorrei baciare
E nel suo letto per farle un dispetto vorrei scivolare

Poi potrei dirle che
Come lei non ce n’è
E se ce n’è non son qui
Pronte a dirmi di sì

RIT. È una notte che vorrei, darle tutti i sogni miei
Perché non ce ne sono di sogni più grandi di lei
È una notte un po’ così, malinconica ma sì
Follemente è di quelle che è come se lei fosse qui

A Edimburgo non voglio tornare
A Edimburgo le ho offerto da bere
A Edimburgo non so quante volte l’ho vista ballare

Soffia il vento e continua a soffiare
Anche adesso che son qui a pensare
Su quei vetri da dove osservavo la gente passare

Oggi no non lo so
Se davvero potrò
Dirle che l’amo e che
È già tutto per me

RIT. È una notte che vorrei, darle tutti i sogni miei
Perché non ce ne sono di sogni più grandi di lei
È una notte un po’ così, malinconica ma sì
Follemente è di quelle che è come se lei fosse qui

2003

Senza retorica: "Eccoci"


Eccoci
Noi due ancora qui
A scambiarci due parole per cordialità
Oggi come va
Come tutti gli altri giorni splendida
Oggi come va

RIT. Non è come averti come prima
Non è come sentirti qui vicina
Non è come era tanti anni fa
Non è com’era tanti anni fa

Eccoci
Noi due ancora qui
Con la stessa voglia di abbracciarci ancora un po’
Oggi che non so
Quanto tempo senza te resisterò
Oggi che non so

RIT. Non è come averti come prima
Non è come sentirti qui vicina
Non è come era tanti anni fa
Non è com’era tanti anni fa

Non è più il mondo in cui credevi tu
Non è più quello che dicevi a me
Non è più quello che pensavi del domani

Non è più vivere in una città
Tra centinaia di opportunità
Non è più, non è più, non è più

2003

Senza retorica: "E c'eri tu (Fabi 2)"

E c’eri tu, e c’eri tu così difficile
E c’era un dio, e c’era un dio, irraggiungibile
E c’era lui, e c’era lui, col fermo immagine
E c’era un chissà cosa che tra quelle pagine

RIT. E poi, a correre così
Si arriva prima lì
Si arriva prima là
Si arriva prima che il tempo passi da qui

E c’eri tu, e c’eri tu innominabile
E c’era un poi, con tanti se sarà fattibile
E c’era il sole, il sole lì, tra quelle nuvole
E c’era lui, e c’era lui, inconfutabile

RIT. E poi, a correre così
Si arriva prima lì
Si arriva prima là
Si arriva prima che il tempo passi da qui

E c’era come si fa a pensare quello che faremo quello che
E c’era vivere qui per ogni cosa che, per ogni chissà che
E c’era dove di può giocare ancora un po’, giocare ancora sì
E c’era come e perché, percome come se lei fosse ancora qui

E c’eri tu, e c’eri tu così difficile
E c’era un dio, e c’era un dio, irraggiungibile
E c’era lui, e c’era lui, col fermo immagine
E c’era un chissà cosa che tra quelle pagine

RIT. E poi, a correre così
Si arriva prima lì
Si arriva prima là
Si arriva prima che il tempo passi da qui

2006

Senza retorica: "Due minuti"

Certo che non posso dire quanto è grande questo amore
È troppo presto per sapere cosa ne sarà
Di noi due e dei nostri cuori dei tuoi candidi pensieri
Di ciò che sarà domani

Oggi vorrei raccontare di un silenzio un po’ speciale
Di un momento di due minuti di un’eternità
Appannato è il finestrino e già mi scivola una mano là
Dove non si può dire

RIT. Non pensavo che
Fossi proprio tu
Quella che non mi deluderà mai
Quella che un giorno vedrai

Nei tuoi occhi c’è qualcosa che non riesco ad afferrare
Forse è il luccichio di questa notte un po’ così
Strana come è strano il mondo strano il mio sederti accanto qui
Quasi tutte le sere

Mai lo vorrei cancellare questo azzurro questo mare
Questa voglia di saperti sempre qui con me
Stretta in un abbraccio ancora mano nella mano e allora dai
Dimmi che mi vuoi bene

RIT. Non pensavo che
Fossi proprio tu
Quella che non mi deluderà mai
Quella che un giorno vedrai

2003

Senza retorica: "Disoccupato"


È un disoccupato, vive di contraddizioni
È un treno passato, che non ripasserà
È un disoccupato, con le mani nelle tasche
È anche un po’ preoccupato, dal tempo che farà
È un disoccupato che non ha voglia di far niente
È un disadattato, un sinistroide
È un disoccupato, senza dubbi un alcolizzato
È un vento scontato, un ameboide

È un disoccupato come ce ne sono tanti
È un cane arrabbiato, un paranoico
È un disoccupato senza scopi né intenzioni
È un genio malato, un capocomico
È un disoccupato che la mamma non capisce
È un figlio drogato dalla retorica
È un disoccupato che anche il padre disconosce
È Sala Renato, inscritto a fisica

È un disoccupato con la testa fra le nuvole
È un canto stonato, dodecafonia
È un disoccupato sempre a caccia di pensieri
È un pregiudicato, oddio la polizia
È un disoccupato, qualche volta va a pescare
È un parcheggio violato, davanti al cinema
È un disoccupato con le mani nelle mani
È un bel po’ complicato, povera anima

È un disoccupato con il latte alle ginocchia
È un libro sfogliato, una vertigine
È un disoccupato che la gente non sopporta
È un pianto ammaestrato dalla raucedine
È un disoccupato e se ne infischia del progresso
È un certificato che mai e poi mai scadrà
È un disoccupato e vattelapesca cos’altro ancora
È un povero scemo in odore di santità

2007

Senza retorica: "Dante"

Ha un taglio di capelli che da un po’ non si usa più
E nella testa un solo modo per comprarsi una tv
È un tipo poco raccomandabile perché non è
Non è quello che credi non è quello che fa per te

RIT. Dante il più grande spacciatore
Dante quasi sempre di malumore
Dante ora confinato a San Vittore
È amore tutto ciò che chiede
È amore tutto ciò che da

Lui ha la pelle nera e scura è l’aria che respira
Lo aspettano impazienti in cento o forse centomila
Ed è strano nei suoi occhi non accorgersi che c’è già
Un argine che presto una sua lacrima romperà

RIT. Dante il più grande spacciatore
Dante quasi sempre di malumore
Dante ora confinato a San Vittore
È amore tutto ciò che chiede
È amore tutto ciò che da

Haschish cioccolato pakistano marijuana
In un buco che nessuno mai nessuno scoverà
Con il tiepido sorriso di questa notte un po’ puttana
Su avanti un altro Dante è pronto e lo rifornirà

RIT. Dante il più grande spacciatore
Dante quasi sempre di malumore
Dante ora confinato a San Vittore
È amore tutto ciò che chiede
È amore tutto ciò che da

2000

Senza retorica: "Come si fa"


E com’è che si fa ad andare in bicicletta
E com’è che si fa a girare in motoretta
E com’è che si fa a veder tutte le stelle com’è che si fa

E com’è che si fa a contare fino a cento
E com’è che si fa a portare a casa il vento
E com’è che si fa a parlare giapponese com’è che si fa

RIT. E come si fa ridere
E come si fa a piangere
E come ci si conoscerà
E come ci s’innamorerà

E com’è che si fa a girare tutto il mondo
E com’è che si fa a veder che è tutto tondo
E com’è che si fa a marciare in fila indiana com’è che si fa

E com’è che si fa ad uscir con tua sorella
E come mai la mamma è sempre la più bella
E com’è che si fa rubar le caramelle com’è che si fa

RIT. E come si fa ridere
E come si fa a piangere
E come ci si conoscerà
E come ci s’innamorerà

E come ci si innamorerà di te
Come ci si innamorerà

E com’è che si fa a giocare a nascondino
E com’è che si fa a sbucciare un mandarino
E com’è che si fa a dipingere una rosa com’è che si fa

E com’è che si fa a guidare l’aquilone
E com’è che si fa a comporre una canzone
E com’è che si fa volare sulla luna com’è che si fa

RIT. E come si fa ridere
E come si fa a piangere
E come ci si conoscerà
E come ci s’innamorerà

2008

mercoledì 24 marzo 2010

Senza retorica: "Come prima"


Come prima più di prima ti amo ancora
Lei mi dice sorridendo sicura
Io le spiego fuori piove e restiamo qua
Qui seduti a domandarci che sarà

Faccio finta di ascoltarla per davvero
E poi mi accorgo di non essere sincero
Lei mi chiede sussurrando qualcosa in più
E già una lacrima dai suoi occhi viene giù

Non sarebbe tutto bello come allora
Che sembrava quasi sempre primavera
E mi allontano dai suoi occhi con un bacio che
Sa di tutto più di tutto tranne me

Come prima più di prima ti amo ancora
Lei mi dice sorridendo sicura
Io le spiego fuori piove e restiamo qua
Qui seduti a domandarci che sarà

2001

Senza retorica: "Che cosa ricorderemo di quest'estate"


Che cosa ricorderemo di quest’estate
Il mare in burrasca, la Dehdra e le sue spanciate
Che cosa ricorderemo del pesce fritto
Milano, Venezia, Trieste poi sempre dritto

RIT. Ma che faccia ha
Questo tempo che passa già
Questo autunno che arriva senza preavviso
E che bello è
Ritrovarti ancora qui con me
Con ancora tracce di salsedine sul viso

Che cosa ricorderemo di quest’estate
Castelli di sabbia, le macchine incolonnate
Che cose ricorderemo di questi occhi
Le stelle cadenti, le foglie degli albicocchi

RIT. Ma che faccia ha
Questo tempo che passa già
Questo autunno che arriva senza preavviso
E che bello è
Ritrovarti ancora qui con me
Con ancora tracce di salsedine sul viso

Che cosa ricorderemo di quest’estate
Il canto dei grilli, le camere rassettate
Che cosa ricorderemo di questi anni
La nonna che sbuffa, le bici, l’attaccapanni

RIT. Ma che faccia ha
Questo tempo che passa già
Questo autunno che arriva senza preavviso
E che bello è
Ritrovarti ancora qui con me
Con ancora tracce di salsedine sul viso

2009

Senza retorica: "Caro Gio"

Mio caro Giò
Se mi vuoi bene davvero
Lo devi ammettere che
Tu non sei mai stato sincero
Più di così
Non mi puoi certo ingannare
Sai molto meglio di me
Che è di lei
Che mi vuoi parlare
E allora smettila di telefonarmi e dirmi che
Hai chiuso con il passato e Laura non sai più chi è

RIT. Giò Giò se proprio devo dirtelo non vali un gran che
Se fossi al posto di Susanna farei a meno di te
Giò Giò se solo tu sapessi dirla la verità
Se solo lo volessi chissà

Mio caro Giò
Non è più come una volta
Cambiare adesso si può
Ma così non ci si comporta
Lei non lo sa
Lei non lo deve sapere
E di questo passo vedrai
Sarai tu il primo a cadere
E allora smettila di telefonarmi e dirmi che
Hai chiuso con il passato e Laura non sai più chi è

RIT. Giò Giò se proprio devo dirtelo non vali un gran che
Se fossi al posto di Susanna farei a meno di te
Giò Giò se solo tu sapessi dirla la verità
Se solo lo volessi chissà

2000

Senza retorica: "Caporetto"


C’è Antonio che parla strano
In siciliano, in siciliano
C’è Pino l’arrotino senza mamma né papà

Man mano che passa un treno
Il Serafino, il Serafino
Man mano che la notte scende e il sole passerà

RIT. Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

La guerra si fa in trincea
L’ha detto Andrea, l’ha detto Andrea
Il rottamaio della Bassa dove scorre il Po

Fa il verso di un usignolo
Il Filiberto, il campagnolo
Col freddo, col silenzio, con la nebbia che c’è qua

RIT. Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

Di Italia ce n’è una sola
Me l’ha insegnato la maestra a scuola
E il Piave mormorando verso il mare se ne va

Che bello fra un po’ è Natale
Mi sento male, mi sento male
Il Cividale, Brestovica, la mia dignità

RIT. Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

2006

Senza retorica: "Canzone per Cecilia"


Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Perché le foglie ingialliscono in autunno
Perché son bianchi i capelli di mio nonno
Perché le mucche non giocano a pallone
Perché fra i monti il più bello è il Resegone

Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Perché i bambini son tutti piccolini
Perché in Marocco non nascono i pinguini
Perché le scarpe col tacco non van bene
Perché fra i pesci non vedo le balene

Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Cecilia chi diverrà
Questa che notte sarà
Se un giorno potrà sposarsi con mamma o papà
Se quando grande sarò
Anch’io il rossetto potrò
Mettermelo sulle labbra ma sì perché no

2008

Senza retorica: "Canzone francese"


Già
La notte arriva e se ne va
Per strade che nessuno sa
Tra lampadari di città
E sta pioggerella che cade
Tra una pozzanghera e il mare
E questo amore
Da salvare
E questa voglia che ho di amare

Già
Un gatto si addormenta già
Che scoppia di felicità
Lui che stanotte sognerà
Un’altra storia d’amore
Che faccia a pezzi il suo cuore
E quest’amore
Da salvare
E questa voglia che ho di amare

Già
Sento qualcosa un po’ più in là
Da imposte aperte per metà
È un pianoforte o non si sa
È una canzone francese
Che suona senza pretese
A questo amore
Da salvare
A questa voglia che ho di amare

Già
C’è ancora aperto qualche bar
Che sfrutti la tranquillità
Di quest’effimera eternità
Che vorrei sempre trovare
E che potrei poi regalare
A qualche amore
Da salvare
A questa voglia che ho di amare… te

2001

Senza retorica: "Campi di granoturco"


È una storia che ride, è una storia per me
È una storia soltanto, è tutto quello che c’è
È un motivo banale che ci sorprenderà
Quante nuvole in cielo, quanta neve cadrà
È una storia i tuoi occhi grandi proprio così
Tutto quello che vedi, tutto quello che è qui
È una storia speciale la tua semplicità
È una storia che neanche il tempo cancellerà

RIT. Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

È un amore che amore e adesso è ancora di più
È un sorriso di aprile che sai far solo tu
È un intreccio di mani la tua genuinità
Quando parli non senti, quando senti chissà
Quante cose hai da dire, quante cose vorrei
Per il primo di maggio sai ti risposerei
Quante cose hai da fare, quante più non ce n’è
E gira girala ancora la tua ruota per me

RIT. Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

È una storia di libri quello no va di lì
È una storia che a tratti che sembra quella film
Oggi il secco, domani il vetro, e poi si vedrà
Questo prato già alto chi mai lo taglierà
Bella come una vita, bella come sei tu
Campi di granoturco, un’altra gita a Temù
E questo capolavoro vieni è pronto papà
Mamma dice fai presto sennò si fredderà

RIT. Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

2007

Senza retorica: "Cami"

Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Non è qui che si può fa

Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Non è qui che si può fa

Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami Cami Cami Cami ca ca ca
Non è qui che si può fa

2004

Senza retorica: "Botteghe oscure"


La nebbia di stasera, che strana l’atmosfera
Che si respira qui, fra queste strade qua
La notte, il coprifuoco, freddato per un gioco
Nel 1978 tu c’eri già
Alla rivoluzione, all’organizzazione
Son rosse le Brigate e grigi i lupi della città
Parentesi Andreotti, politici corrotti
Facciamo finta che sta storia non si ripeterà

RIT. La strage di via Fani,
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani

55 giorni, i capi del commando
Ma lui non ha paura, paura lui non ne ha
Il compromesso storico, i baffi di Moretti
La destra socialista, la destra cosa e chissà
E papa Paolo VI, Benigno Zaccagnini
La Renault 4 rossa, e a maggio che freddo fa
Arrivederci Roma, arrivederci amore
Se sarà questo amore, qualcuno me lo dirà

RIT. La strage di via Fani,
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani

C’era una volta il vizio della democrazia
C’era una volta il pane, il vino, il senso di sazietà
Il maresciallo Oreste, Barbara Balzerani
Son sporche le mie mani, e quant’è sozza la società
Protagonisti in fuga, ministri all’arrembaggio
Ragazzi di periferia, conigli a Cinecittà
E Radio Vaticana, e Radio malaffare
Se saran rose fioriranno sennò addio libertà

RIT. La strage di via Fani,
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani

2009

martedì 23 marzo 2010

Senza retorica: "Bellaria"


Le luci della sera
Le borse della spesa
L’affitto da pagare
L’ennesimo caffé
Questo telefonino
Già da ricaricare
Sbrighiamoci a salpare
Che tempo non ce n’è

RIT. E come è strano il mondo
E come è fresca l’aria
Conchiglie di Bellaria
Canzoni come te
E come è bello il mare
E come spira il vento
Dio come son contento
Di averti qui con me

Il pianto di un bambino
Eccolo l’accendino
Le navi all’orizzonte
La febbre di città
I piatti da lavare
La roba da stirare
Un giro in motorino
Sete di libertà

RIT. E come è strano il mondo
E come è fresca l’aria
Conchiglie di Bellaria
Canzoni come te
E come è bello il mare
E come spira il vento
Dio come son contento
Di averti qui con me

2008

Senza retorica: "Bassa marea"


E poi mi chiedi perché, non me l’hai detto prima
E poi mi chiedi semmai, c’arriveremo in cima
E poi mi dici va là, non fare il furbacchione
E poi fai finta che qui, sia tutto un’illusione

E poi mi parli di lui, di quello che non penso
E poi mi dici che Dio, potrebbe avere un senso
La tua genialità, la tua misericordia
E quel sorriso che, ha perso la memoria

RIT. È bassa marea, più di tanto non so cosa fare però
È bassa marea, in un modo o nell’altro mi riprenderò
È bassa marea, si sta male va beh, tanto poi passerà
E chi vivrà vedrà

E poi mi dici ma sì, potremmo andarci insieme
In quel locale lì, da soli non conviene
Vai avanti pure tu, coi tuoi presentimenti
Da quelle parti lì, non serve avere i denti

E poi mi chiedi perché, non è cambiato niente
E poi mi chiedi se c’è, in mezzo a tanta gente
Qualcuno come me, con l’aria da ragazzo
Qualcuno come te, che non capisce un cazzo

RIT. È bassa marea, più di tanto non so cosa fare però
È bassa marea, in un modo o nell’altro mi riprenderò
È bassa marea, si sta male va beh, tanto poi passerà
E chi vivrà vedrà

Qualcosa da mangiare
Bufera o temporale
La nebbia in cima all’altopiano
La luce nei tuoi occhi
Non ce li ho più i pidocchi
Se vuoi ti porterò lontano

2007

Senza retorica: "Baciami"

Quanto tempo che è passato
Da quel giorno fortunato
Da quel giorno da quel pomeriggio che
Sei arrivata all’improvviso
Col tuo solito sorriso
E m’hai proposto di restare un po’ con te
Mirko è lontano e non è più qui
Da un po’ di tempo è così
Sta preparando la tesi già
Tra poco si laureerà

RIT. Ba ba ba ba ba ba, baciami ancora
Ba ba ba ba ba ba, baciami come allora
Ba ba ba ba ba ba, baciami ancora
Ba cia mi co me sai fare tu

Ora tutto è ormai cambiato
Anche il sole se n’è andato
Non c’è modo non c’è possibilità
Di vederti come prima
Di abbracciarti come allora
Di sentire il tuo profumo ancora qua
Mirko è sposato e non esce più
Da un po’ lavora in tv
Per un bambino che nascerà
Per lei che mamma sarà

RIT. Ba ba ba ba ba ba, baciami ancora
Ba ba ba ba ba ba, baciami come allora
Ba ba ba ba ba ba, baciami ancora
Ba cia mi co me sai fare tu

2002

Senza retorica: "Baby gang"


14 anni è un’età che mette paura
14 anni si può finire in galera
E non la smetti più, non la smetti più, non la smetti più
Di fantasticare
14 anni è una vita ancora tutta da raccontare

È amore il gusto di provare tutto
Anche quando non si può
È amore il bacio di tua madre
Che per il tuo bene dice no

RIT. Se tu fai parte con me
Di questa baby baby gang

14 anni è un dolore che puoi sopportare
14 anni è un coltello ancora da affilare
E non ci pensi mai, non ci pensi mai, non ci pensi mai
Che è tutta apparenza
E che nel tuo cuore c’è già un bel po’ di coscienza

È indubbio il tuo proposito di dimostrare
Qualità e virtù
Perché per diventare grandi è troppo il tempo
E non ce la fai più

RIT. Se tu fai parte con me
Di questa baby baby gang

Di questa baby gang
Di questa appena nata rock‘n roll band
Di questa baby gang

2000

Senza retorica: "Autopista Badoer"


Io mi ricordo che ci andavo per sederle accanto proprio così
Come se
Davvero non ci fosse niente di più bello che osservarla da lì
Correre
Sull’autopista Badoer
Per dirle è questa si sa
E che poi non serve prudenza ma
Solo un po’ di lealtà

RIT. E un’altra volta m’innamorerò
E a casa presto non ci tornerò
Pazienza se Francesca non verrà
Domani è un altro giorno e si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
Si vedrà

E non mi parve vero quella volta che qualcuno disse di sì
È quella lì
La coppia della numero diciotto la più bella coppia che c’è
Ma perché
Sull’autopista Badoer
Ci s’innamora così
Per gioco o semplicemente accorgendosi che
La vita la è tutta qui

RIT. E un’altra volta m’innamorerò
E a casa presto non ci tornerò
Pazienza se Francesca non verrà
Domani è un altro giorno e si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
Si vedrà

1998

Senza retorica: "Attimi"


Ancora un momento per dirti parole
E per dirti che siamo fantastici
Per ora aggrappati a un raggio di sole
E poi magari per ore abbracciandoci

RIT. E nei miei occhi c’è amore
E nei tuoi occhi c’è amore
Nei nostri occhi c’è amore
Di quell’amore che c’è
Tra chi come noi, non ha paura
Di dire che siamo noi
Di dire chi siamo noi

E se Parigi è lontana Milano ci sta
Indubbiamente romantica
E asciugami gli occhi che triste non è
Questo momento di crescere

RIT. E nei miei occhi c’è amore
E nei tuoi occhi c’è amore
Nei nostri occhi c’è amore
Di quell’amore che c’è
Tra chi come noi, non ha paura
Di dire che siamo noi
Di dire chi siamo noi

Attimi
Che si sorridono
Che ci accompagnano
Che si avvicinano
Che fremono
Che parlano
Di quello che non immagineresti mai
Di noi, e di quel colore negli occhi che hai

Ancora un momento per dirti parole
E per dirti che siamo fantastici
Per ora aggrappati a un raggio di sole
E poi magari per ore… amore… amore

1998

Senza retorica: "Assassinato"


Assassinato come un animale
Per un motivo banale
Oggi tanti anni fa

Colpito al cuore da una fucilata
L’eco di una pallonata andato
Un po’ più in là

Ma è sempre in via Matteotti che lui sta

RIT. È Mariolino che beve il vino
Che si ubriaca alla sera e al mattino
Ma è innamorato di una ragazza
Che ha già vent’anni e tra un po’ sposerà
È il mio domani è il mio futuro
È in fin dei conti sentirmi un tutt’uno
Con questa gente che va di fretta
E che certo per Mario non pregherà

Assassinato come un fuggitivo
Da chi con il distintivo ha detto
È quello là

Impallinato peggio di un delinquente
Che non ha mai fatto niente è triste
Ma è la realtà

Ma è sempre in via Matteotti che lui sta

RIT. È Mariolino che beve il vino
Che si ubriaca alla sera e al mattino
Ma è innamorato di una ragazza
Che ha già vent’anni e tra un po’ sposerà
È il mio domani è il mio futuro
È in fin dei conti sentirmi un tutt’uno
Con questa gente che va di fretta
E che certo per Mario non pregherà

2003

Senza retorica: "Asia"


Asia
Si veste stranamente
E non ha più paura
Degli occhi della gente
Attrice o spettatrice
È femminilità
Silenziosa ma non triste
È quanti dubbi avrà
Pazienza
Pazienza le sue labbra
E chi le assaggerà
Inopportunamente
Per vizio
O per desiderio
E quante volte il cielo
La prenderà per mano
E quante volte un sogno
L’accarezzerà
Amore in mezzo agli occhi
In un amore tatuato
Sulla pelle di un ombelico
Che segreti non ha
Sensibilmente donna
Caparbiamente bella
Per un pugno di perditempo…
E porta ancora quegli occhiali
Dio mio li porta ancora
E come è bello immaginarla
Compagna di viaggio
E come è bello immaginarla
Trovassi il modo di incontrarla
La porterei lontano
E le farei vedere le stelle
Da vicino
Ma c’è la luna sopra i tetti
Che divora tutti quanti
E Asia
Che non è qui con me
E Asia
Che chi lo sa… dov’è

1998

Senza retorica: "Arianna e la sua cistite"


Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di loto
E anche più bella di Britney Spears

Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna, na, na, na
Quando il cielo butta male
E non c’è scampo per gli aironi
Né per quelli come noi
Sassolini di periferia
Sotto il ponte degli agguati
Sotto il ponte della libertà

Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna non capisce
Che l’artrite e la cistite
E la bronchite e l’epatite
Son le solite scemenze
Di chi non è abituato
A mangiar poco salato
Questo al fegato bene non fa

Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di Loto
E anche più bella di Britney Spears

2009

Senza retorica: "Arcobaleno"


Strade di quartiere
Odore di periferia
Espressioni gravi
Che neanche il vento riesce a portar via
Maleducazione
Nicola ha già un coltello in mano
E che paura fa
Vederlo avvicinarsi piano piano

RIT. Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma...

In quelle strade no
È molto meglio non andare
In quelle strade c’è
Nicola che già affila il suo pugnale
Controindicazioni
Non basterebbe il mondo intero
Ma fatti un po’ più in là
E vedrai lo troverai un arcobaleno

RIT. Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma...

Altroché che America e America
Qui non si piange mai
Tu sai già cosa significa
Resistere ancora un po’
Per quanto io non lo so

2003

Senza retorica: "Antiglobale"


Che cosa sono queste nuvole nel cielo
Che cos’è questo piccolissimo arcobaleno
Che cosa sei per me ragazza mia
Che cos’è questa sottilissima malinconia
Da dove arrivano le nuvole, e dove corrono le nuvole
Se solo si potesse si potesse andare al mare
Se solo si potesse solamente andare andare
Amico mio amico di periferia
Con quella cicatrice che non va più via
In una nuvola finirai
Anche tu anche tu anche tu

RIT. Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

Il sole è spento stamattina amore mio
Non trovo più il coraggio di implorare Dio
Che cosa vuoi da me ragazza mia
Chissà che cosa vuoi chissà che cosa vuoi
Eppure volano le rondini, chissà se piangono le rondini
Se solo le potessi accompagnare in Africa
Se solo mi potessi trasferire in Africa
Eccome sì eccome no eccome se non diventerò
Un acquazzone o una storia che passa
Eccome sì eccome no eccome se non m’innamorerò
Di te… ragazza mia

RIT. Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

Ecco l’ennesima virtù Massimo Coppola
Ecco non puoi negarlo è questa un’altra trappola
Dei tuoi discorsi che non san di niente
Dei tuoi discorsi per salvar la gente
Ma come cambiano le verità, e come invecchiano le novità
Ma se son queste le priorità, chi se ne frega (del chi va là)
E allora dico io e allora dici tu
Ma guarda come è bello il cielo blu
E allora dico io e allora dici tu
Senza virtù

RIT. Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

2002

Senza retorica: "Anna ti prego"


Anna ti prego non farmi stare male
Non dirmi che davvero non mi vuoi più rivedere
Non sono un puttaniere, nemmeno un mascalzone
Piuttosto sono un uomo nel pallone
Lo sarò sì, un grande giocoliere
Ma non quell’insensibile che tu vuoi far sembrare a tutto il mondo
Probabilmente lo sto già toccando il fondo
La luna è bella e sorride a tutto il cielo
Ma l’unica parola che mi viene è vaff…

RIT. Per quello che dici, per quello che fai
Perché stai tranquilla non piangerò mai
Per quello che sono, per quella che sei
Perché nel mio cuore purtroppo c’è troppo di noi

Ma ti ricordi che brividi la pelle
Le lucciole e le stelle del carro maggiore
Il tramonto del sole, Fabrizio De Andrè
La mia chitarra che suonava solo per te
E tutto quello che non sapevi di tutto quello che
Non potrai mai dimenticare
Perché arrivata fin qui la vita è proprio così
E tornare indietro è un po’ come morire
E allora ciao salutami davvero
Che l’unica parola che mi viene è vaff…

RIT. Per quello che dici, per quello che fai
Perché stai tranquilla non piangerò mai
Per quello che sono, per quella che sei
Perché nel mio cuore purtroppo c’è troppo di noi

Avrai tempo per pentirtene, avrai un vuoto dentro te
Quando ritornerai, ritornerai da me

1999

Senza retorica: "Angelino"

Come è grande il bicchiere di rosso
Il sabato mattina
Come è freddo l'inverno quest'anno

In collina

Quante volte ti ho visto passare
Col solito golfino
Quante volte ti ho visto arrivare
A capo chino

RIT. Angelino, Angelino, Angelino

C’è una stella che brilla stasera
In via G.M. Ferrario
C’è una stella che brucia e un portone
Centenario

Niente Repubblica Cisalpina
Che i tempi son cambiati
Niente Napoleone o Radetzky
Trapassati

RIT. Angelino, Angelino, Angelino

Angelino i fagioli si piantano così
Quante leguminose che crescono qui
Angelino, un buon sorso di vino

Angelino il granturco, il frumento chissà
Quanti frutti la terra ci regalerà
Angelino, praticamente un bambino

2004

Senza retorica: "Amadio"


In cascina Amadio
Ci son tante cose
C’è l’erba che cresce
C’è il cielo più blu
Conigli e maiali
Fagiani e galline
Ma che belle colline
Che si vedon laggiù

In cascina Amadio
C’è il sole che splende
C’è un campo di grano
Di rose e lillà
La quercia e l’abete
La farnia e il cipresso
Ci son stato adesso
Vengo proprio da là

RIT. Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché

In cascina Amadio
C’è un sacco di storia
C’è il vento che soffia
C’è il tempo che va
La nebbia che scende
Che scende e che sale
Finché un bel temporale
Non la spazzerà

RIT. Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché

2006

Senza retorica: "Alice non si sposa"


Quasi carnevale, quasi ferragosto, quasi un altro venerdì
Quasi un giovanotto, quasi un principiante, quasi il prezzo di un cd
Quasi Vasco Rossi, quasi Pasolini, quasi un quadro di Gauguin
Quasi un miliardario, quasi una emozione, o un notturno di Chopin

RIT. E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre

Quasi fantasia, quasi ostinazione, quasi metafisica
Quasi Gesù Cristo, quasi Baldassarre, quasi l’elettricità
Quasi un criminale, quasi un buontempone, le bombe di Ahmadinejad
Quasi un giradischi, quasi un’ossessione, Voulez-vous coucher avec moi

RIT. E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre

Quasi un cartomante, quasi un fattucchiere, quasi una libellula
Quasi un terremoto, quasi uno tsunami, il nucleo di una cellula
Quasi una bestemmia, quasi un porco cane, quasi lei non fa per lui
Quasi un troglodita, quasi un mendicante, e tutto quello che tu sei

RIT. E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre

2007

Corneliani Graffiti: "Smog"


287. AL PRIMO BIVIO

Tempesta
Tempestato
Fante di cuori
Ceralacca
Vaso di gerani
Claudia Pandolfi in bikini
Durante una giornata dionisiaca
Dionisiaca come il niente
Pazienza pazientare
E rinverdire
Di tutto e di più
Mentre il crocifisso ci spia
Inutilmente beffardo
Inutilmente accerchiato
Da donne fantasma
Al primo bivio
Alla prima essenza
L'essenza degli esseni
Anche loro come noi
Indecisi sul da farsi

288. MADAME B

Madame B
E le foglie di assenzio
Dichiaro guerra
Agli Stati Uniti d'America
Basta l'intenzione
Basta un'iniezione di buonumore
Madame B non perdona
Ha l'aria fin troppo irrazionale
Cincischia ma poi
Ti lecca le ferite provocando spasmi
Benché il tempo grigio
Il freddo di dicembre
L'agonia dei faggi
Il tergiversare delle perpetue
Benché sia insolito ogni presupposto
I campi di granoturco
Gli ex campi di mais
E la neve a venire
La musica delle ortensie
C'erano una volta i pipistrelli
Le labbra screpolate
Le labbra screpolate
Una collana lunga fino alla cintura
Le perline di una borsa
Le scarpette nere
E Rino Gaetano

289. ZIMOTRAX

Onorato
Di essere ammalato
Di mal di gola
E di dover far uso
Di antibiotici
Come lo Zimotrax
Onorato
Di essere guarito
Dal mal di gola
E di non dover più far uso
Di antibiotici
Come lo Zimotrax
Onorato
Di essere passato
Dal mal di gola
E di avergli domandato
Cosa ne pensa degli antibiotici
Come lo Zimotrax
Onorato
Di essere qui
Senza mal di gola
Riflettendo sull'inettitudine
Degli antibiotici
Come lo Zimotrax

290. TRANS & DINTORNI

TRANSalpino
TRANSiberiana
TRANSistor
TRANSizione
TRANSaminasi
TRANSesterificazione
TRANSeuropa
TRANSetto
TRANSoceanica
TRANSumanza
TRANSeunte
TRANSnistria
TRANSnazionale
TRANSpadana
TRANSquadra
TRANScivetta
TRANSbavaria
TRANSromanica
TRANSresistenza
TRANStiretina
TRANSvaal
TRANSdanubia
TRANSferrina
TRANSglutaminasi
TRANSgenico
TRANSlucenza nucale
TRANSrettale

291. PER ESEMPIO 'A WALK ON THE WILDE SIDE'

I

Geniale e stupido
Allo stesso tempo
Da ridere per ore
In fondo ci posso sperare
Sperare è bello
In fondo alla strada
Non c'è nessuno
Tipo quando s'immaginano
Certe cose
Tipo quando si respira
Una certa aria
Laddove batte il sole
Siccome batte il sole
Specifica l'andatura
Specifica l'angolatura dei raggi solari
Mentre ci si diverte a raccontare favole
Come quella riguardante la nipote di Giulio
Con quel neo assurdo in mezzo alla faccia
Che immobilizza (prima di farle arrosto) le galline
Come masticare cicche alla cannella

Per molti addirittura
Altri fattori
E la grossezza del portafoglio
Benché il mio sia sempre uguale
Come succede al Colosseo
Come succedeva nel Protozoico
Dopotutto
Innumerevoli banalità
Come
La precarietà
La disonestà
L'arrivismo
L'egoismo
I poeti russi
Il sassofono di un tale che vive
In un sobborgo di Portland
E vede solo film in bianco e nero
Il sassofono di colui che accompagna
Un anonimo pezzo dal titolo:
"A walk on the wild side"


II

Una signorina di campagna
Con un cappello demodé
L'altro giorno me l'ha detto chiaramente
Grattandosi la pancia
Alcune cose le sfuggono
Possibile che non ci sia un…
"A walk on the wild side"
E poi non si capisce perché
Non possano esistere gli errori ortografici
(Nella prosa?)
Mi dice:
Come forma d'arte
Come scrivere diavolerie
Come scrivere 'a' senza accento
Scuola con la 'q'

"A walk on the wild side"
E l'amor proprio
Il disinteressarsi a ipotesi
Che solo chissà DOVE
Non sbaglia mai
Figuriamoci
Impossibile
Oltre che geniale e…
Non si ripete, ma si…
"A walk on the wild side"

Benché non abbia mai capito
COSA, COSE
Forse dalle foglie di prezzemolo
Forse
Mi piace, cmq, il suo modo di raccontare
Anche LEI? ha una nipote che…
Dunque la metropolitana
Dunque le sette di mattina
Dunque mille altre incombenze
Oppure bisognerebbe informarsi
Prima di parlare
Se c'è da portar giù la spazzatura
E far contenta l'autorevolezza
E vedersi anche noi
Un film in bianco e nero
"Smoke"?
Non il solito Woody Allen
Non il solito
Circa 2mila battute

III

Un altro bis
L'ennesimo
Sennò
"A walk on the wild side"
Chissà cos'è l'intransigenza
E la medicina
E il progresso
E le sette di mattina
Non ci sono regole?
Non interessano le regole?
Ma un ragnetto che s'infila propri lì
È o non è fortunato?
Dipende
Dalla traiettoria
Ah, ah, che ridere…
Una volta, però, dicevamo "non importa"
Una volta, quando gli oceani non erano acidi
E adesso?
Adesso il classicismo
Benché qualcuno possa onestamente contare
Su una suocera che cucina divinamente
Utilizzando spezie mai sentite
Mai provate
Assaggiate nel sogno
NEW YORK
Preferirei di no
Non ripetiamoci
Non scherziamo
Ezra Pound?
Si torna sempre lì, non è vero?
Al suo credere in un'infezione cronica alla vescica…

"A walk on the wild side"
Che bello scherzo
Che insolenza
Aspettare
Il sorgere di tre soli
E il solito gioco
Briscola
Tresette
Rubamazzetto
Guardie e ladri
Alessandra dov'è finita?
E le caramelle dove le hai messe?
Tuo padre fa ancora quei lavoretti in garage?
Poco chiari

Specialmente i motorini truccati
On the road
On the road
On the road

IV

Noce moscata
Noce albero
Aghi di pino
Alcool
Ferite rimarginate
Occhiali in frantumi
Organi
Punteggiare
Pane alle olive
Estate in Siam

Ritorno al b/n
Al basso chitarra
Fenomenologico
Hurricane
USA
Abramo
"A walk on the wild side"
Irlanda
DARLING
"A walk on the wild side"
GIRLS
Sonnolenza
Pigrizia
Malizia
Everybody
New York City

Dagherrotipo
Sugar
All right
James Dean?
HONEY
THE END

292. TEMPO DI VIRUS

Innanzitutto le dimensioni
Fra i dieci e i trecento nanometri
Di conseguenza
Invisibili con un microscopio normale
Poi...
Furbissimi
Si riproducono all’interno di altre cellule
O batteri
Possiedono un solo acido nucleico
Contenuto nel capside
Costituito da sub-unità, i capsomeri
O l’Rna, o il Dna
Sfruttano gli enzimi delle cellule
E i ribosomi delle cellule
Così proliferano se stessi
Talvolta caratterizzati dal cosiddetto pericapside
O da forme assurde
I virus a simmetria cubica
I più belli da osservare
Con le proteine del capside disposte
Secondo le facce di poliedri regolari a simmetria cubica
Il tetraedro, il dodecaedro, l’icosaedro
Oppure
Nei virus a simmetria elicoidale
I capsomeri sono disposti intorno a un asse centrale
In modo da formare spire assurde
Comprendenti un determinato numero di capsomeri e...
Infine la replicazione, nei dettagli
Per iniezione
Esempio: il genoma di un batteriofago della serie T pari
In un batterio
Insomma, non è mica solo la citologia
Non sono mica solo le conclusioni di Dmitrij Iosifovic Ivanovskij

293. BLA, BLA, BLA…

Non amo certi scritti con troppe parole
Nudo e crudo il concetto mi basta
Secco, preciso, tagliente
Tutti gli altri bla, bla, bla
Mi mettono l’ansia
Ecco perché evito di leggere la maggior parte
Di ciò che oggi fa rumore
Anzi, fa penare
Conciso il messaggio
Pulito
Sentimentalismi al macero
Poesia di strada
Suburbana
Bianco e nero
Grigio e asfalto
Ecco quello che mi gratifica

294. BINARI PARALLELI

L’ennesimo libro su R.A.Z.
L’ennesimo trip editoriale
Ma non l’ennesima farsa mediatica
Viva l’America di Melville
Anche se l’America
Ormai si sa
Non è certo storia
Ma è solo Irlanda, Inghilterra e Francia
Che viaggiano su binari paralleli

295. A PROPOSITO DI MILANESITA'

Un parere
Una storia
Apparente
No, forse
Qualcosa
Diamine
Qualcosa sì
Anche girarsi i pollici
Anche lo zucchero filato
Anche il cimitero Monumentale
Anche la Rotonda della Besana
Anche l’Orto Botanico
Anche Cadorna
Anche l’Università di via Festa del Perdono
Anche Piero Manzoni
Soprattutto Piero Manzoni
Alessandro?
Ho detto Piero, cosa c’entra Alessandro?

296. LIKE A OKKERVIL RIVER

Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Controcultura
Antiretorica
Futurismo?
Fascismo?
Operazione vintage?
Moda, costume, eleganza
Like a Okkervil River

297. A MILANO NON FA FREDDO

Arcimboldi
Ufficio stampa
Uffici stampa
Ciampi for president
Max P.
Vino e bruschette
Un'idea
Leggii
Capelli
Cappelli
Trombe di Eustachio
Nada?
Multisala?
Corsie di emergenza
Pioggerella mista neve
Alberi in b/n
La Breda
Breda... Là
La Breda
Amnesty International Italia
Ché a Milano, tanto, non fa freddo

298. IL PROBLEMA DELL'AMORE

E così
Anche il problema dell'amore
Diventa un problema complesso
Inerente il fatto che
Possa realmente finire
Quantunque finisce un amore
Sembrerebbe un'idiozia
Eppure
Anche il problema dell'amore
Diventa un problema a 360 gradi

2010